È ancora bufera intorno al presidente della Regione Enrico Rossi e alla sua proposta di revisione del sistema delle amministrazioni provinciali della Toscana. L’ultimo, ma solo in ordine di tempo, a far sentire la sua voce è stato il coordinatore provinciale del PdL di Prato, Riccardo Mazzoni, che ha sentito il suo territorio come escluso dal tavolo di concertazione convocato per il dibattimento sul tema a livello istituzionale. «Il summit con i sindaci dei comuni capoluogo e i presidenti di Provincia convocato da Rossi nella sede regionale del Partito Democratico per trovare una soluzione al riordino delle Province toscane rappresenta una nuova, gravissima scorrettezza istituzionale da parte del Governatore, il quale pensa evidentemente che una questione così complessa sia riducibile a un regolamento dei conti all'interno del Pd».
 
Prato dice no alla Città MetropolitanaÈ stato questo il commento, in una nota, il deputato Riccardo Mazzoni: «Naturalmente, quali che siano le decisioni che verranno prese, da esse sarà ancora una volta escluso il Comune di Prato, l'unico governato dal centrodestra – aggiunge Mazzoni -. A scanso di equivoci, la posizione della maggioranza che governa Prato è contraria all'Area vasta proposta da Rossi e favorevole a quella delle cinque province più la città metropolitana di Firenze indicata dal coordinamento regionale del PdL».