lucchiniCevital, Fim, Fiom e Uilm (nazionali e locali) hanno formalizzato l’accordo sindacale per il ritorno graduale al lavoro dei lavoratori ex Lucchini, dopo un’intera giornata di confronto che segue la lunga settimana passata al Mise per gettare le basi del documento. Già da oggi pomeriggio partiranno le assemblee di fabbrica per votare il documento attraverso un referendum per poi passare all’acquisizione definitiva delle acciaierie piombinesi da parte del gruppo algerino. È servito però un altro pomeriggio intero di faccia a faccia in municipio (presenti anche Comune e Regione) per arrivare alla firma, date alcune perplessità della Fiom su future trattative sindacali, trovando poi rassicurazioni da parte degli algerini. «Un momento memorabile», commenta il sindaco Massimo Giuliani all’uscita. È questo infatti il primo passo che porterà al riassorbimento graduale dei 2.200 lavoratori piombinesi e del circondario in Aferpi, il ramo siderurgico di Cevital. L’accordo prevede tutto l’impianto contrattuale che gli operai saranno chiamati a firmare, ma i punti chiave (concessi) su cui si è giocata la partita sono quattro anni di ammortizzatori sociali in attesa del ritorno alla produzione a pieno regime e il mantenimento di maggiorazioni e scatti d’anzianità.

Un accordo importante «Esprimo grande soddisfazione – commenta l’assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini – per la stipula dell’accordo che permette di arrivare alla completa riassunzione di tutti i lavoratori e la copertura dei diritti dei lavoratori. Grazie all’impegno di Cevital, al senso di responsabilità dei lavoratori ed al sostegno delle istituzioni locali, regionale e nazionale si è riusciti a dare un futuro ad uno dei più importanti siti produttivi italiani, che solo alcuni mesi fa sembrava, a molti, senza speranza». Soddisfatti anche i sindacati. Tra questi, il primo commento è di Guglielmo Gambardella (Uilm): «È stato firmato l’accordo per il trasferimento dei lavoratori da ex Lucchini ad Aferpi, che attuerà il piano industriale L’intesa riprende i temi condivisi con il verbale di riunione firmato al Ministero dello Sviluppo economico il 29 maggio 2015: investimenti su area siderurgica, agroalimentare e logistica con integrale rioccupazione degli addetti siderurgici. L’accordo rappresenta un punto di partenza per il rilancio economico ed industriale di un intero territorio. È importante in questa difficile fase storica verificare che é possibile ancora investire in Italia e nel manifatturiero». Commenta anche il neoconsigliere regionale Gianni Anselmi, l’ex sindaco di Piombino che si è speso in prima persona sulla Lucchini durante il suo mandato: «Complimenti a tutti per l’enorme lavoro svolto in questa trattativa: ci sono davvero i presupposti per cominciare una storia nuova. Forza e avanti!».