Il comune di Isola del Giglio condivide la candidatura di Giampiero Sammuri a presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago toscano poiché persona capace, esperta ma soprattutto culturalmente vicina ai territori. Ciò che invece lascia perplessi e pertanto non condividiamo sono certi attacchi nostalgici che ancora una volta non comprendono le criticità di progetti che non vanno nella direzione della tutela dell'ambiente. L'esperienza di circa venti anni fa fatta su Giannutri e quindi suffragata da dati e circostanze si può definire negativa su ogni fronte perché è andata nella direzione opposta di quella auspicata. Né possiamo pensare, e questo è sotto gli occhi di tutti, che i progetti di parco a mare possano rappresentare le soluzioni ai potenziali rischi di inquinamento o un deterrente al turismo crocieristico “distratto”. Le isole, costituite da popolazioni e amministrazioni che hanno saputo salvaguardare i loro territori e l’ambiente marino chiedono una totale rivisitazione delle leggi di riferimento soprattutto per ciò che attiene alla vincolistica che deve essere riformata rigorosamente. Rivendicano, altresì, la titolarità della gestione dei territori stessi affinché non si trasformino nelle solite e invecchiate imposizioni calate dall'alto quanto piuttosto in concrete opportunità che solo i cittadini che vivono nelle isole sanno costruire. L'amministrazione comunale di Isola del Giglio è sempre stata disponibile al confronto per soluzioni che non siano compromessi ma opportunità reali e non intendono assolutamente perdere le loro peculiarità a discapito di falsi obiettivi che nulla hanno a che vedere con la tutela dell'ambiente. Sebbene la sicurezza in mare e quella delle comunità di riferimento siano due sacrosanti principi che devono essere costantemente tenuti presenti e ricercati a tutti i livelli istituzionali, emanare leggi sulla scorta di un'onda emozionale non e' mai consigliabile. Il decreto rotte sicure emanato congiuntamente dal ministero dei Trasporti e dal ministro dell'Ambiente a seguito dell'incidente della Concordia, anche se rappresenta una risposta immediata a tanti interrogativi, lascia, infatti, intravedere qualche piccola ombra sulla quale dobbiamo soffermarci per riflettere e confrontarci perché il quadro si chiarisca in tempi rapidi. E questo sia per l'efficacia del provvedimento ai fini della sicurezza della navigazione, sia per gli effetti indotti che la norma potrebbe provocare nel caso di navi in difficoltà, in avaria o soggette a condizioni meteo marine avverse. E' indispensabile rivedere i protocolli della navigazione sicura cercando di governare anche possibili errori umani che sono possibili attraverso strumenti di controllo a distanza che impediscano situazioni come quelle accadute al Giglio.