empoliSerata di festa ieri sera in piazza Farinata degli Uberti a Empoli per la presentazione ufficiale della rosa quest’anno affidata al tecnico Marco Giampaolo che si appresta ad affrontare il suo undicesimo campionato di serie A. Quasi tremila persone si sono ritrovate per applaudire molti dei protagonisti della storica salvezza dell’annata passata e per incoraggiare i nuovi, ma soprattutto per rendere omaggio ad una società, quella guidata dal presidente di Fabrizio Corsi, che è diventata la beniamina di molti in Italia dall’anno scorso, con molti appassionati di calcio che hanno scelto l’Empoli come propria seconda formazione del cuore, un po’ per il bel gioco fatto esprimere dall’ex allenatore azzurro Maurizio Sarri, ed un po’ per l’ottima organizzazione di un club divenuto modello in Italia sia dal punto di vista economico che organizzativo. Dalla passata stagione a far parte dell’organigramma dell’Empoli Rebecca Corsi, primogenita del numero 1 del principale sodalizio calcistico della Valdelsa, nel ruolo impegnativo e assolutamente non banale di responsabile marketing. AgenziaImpress l’ha incontrata a margine della serata azzurra che di fatto segna l’inizio di una nuova stagione.

Rebecca Corsi
Rebecca Corsi

Una nuova avventura per l’Empoli «Da oggi parte sicuramente un’emozione nuova perché comunque riconfermarsi rispetto all’anno scorso non sarà facile, cambiamenti ce ne sono stati e l’impatto sul pubblico si è sentito – esordisce Rebecca Corsi che ha da 12 mesi il doppio ruolo di tifosa e parte in causa della società –. Serate come la presentazione della squadra servono soprattutto a riavvicinare tutta la nostra gente, a farli sentire parte del progetto e a chiedergli una mano perché tanto dei nostri risultati dipendono dalla presenza dei ragazzi sugli spalti del ‘Castellani’. Alla base dell’Empoli c’è un’organizzazione familiare che va avanti da anni ed esteso a tutto l’ambiente, dal settore giovanile alla società. Il fatto che tante persone ci seguano, che la vendita degli abbonamenti anche quest’anno sta viaggiando su numeri importanti, mi rende felice, perché vuol dire che quello che trasmettiamo è buono a livello umano e di esempio. Non ci sono solo i top club, ci siamo anche noi».

Lady Empoli e il cambio di allenatore Donna forte ma anche di grandi sentimenti, Rebecca Corsi parla anche del neo allenatore azzurro, Marco Giampaolo, e del recente passato, chiamato Maurizio Sarri. «Si chiude un capitolo e se ne riapre un altro: ogni persona che è passata da Empoli ha lasciato qualcosa, e noi abbiamo dato qualcosa a loro. Spero che quello con Sarri sia un ‘arrivederci’, lui comunque rimarrà sempre nella storia dell’Empoli e questo è un dato di fatto, per lui parlano i risultati. Ora si va avanti, benvenuto Giampaolo e che il nuovo libro abbia inizio. Alle partenze, per quanto mi riguarda, ci stiamo abituando anche se da parte mia lo faccio sempre con fatica. Ci dispiace che tanti giocatori importanti siano andati via ma egoisticamente siamo anche felici per loro perché sono ragazzi che se lo meritano e noi abbiamo fatto di tutto perché loro potessero spiccare il volo. Un grande in bocca al lupo a loro e che ci vengano a trovare molto presto. La nostra voglia di investire come società però non cambia, altrimenti non si saprebbe di cosa parlare. Tutte le volte è un’avventura diversa, con persone nuove, e sta alla fortuna di mio padre, e alle sue capacità di saper scegliere le persone, quello di poter proseguire il cammino giusto per l’Empoli».

Fabrizio Corsi
Fabrizio Corsi

Il sassolino nella scarpa Ad un anno di distanza dalla sua investitura come neo responsabile marketing del club, Rebecca Corsi ha fatto anche un suo bilancio personale del nuovo ruolo nell’Empoli. «È sempre una scoperta – ha concluso Rebecca Corsi –. Sono sempre al centro di tutti i lavori dietro le quinte e ciò mi renda orgogliosa. Ho un ruolo importante ma non posso che imparare dagli altri, stando zitta ed ascoltare». Nel corso della serata di ieri sera Fabrizio Corsi si è voluto anche togliere qualche sassolino dalla scarpa e punzecchiare i vicini di casa, in riferimento specifico i tifosi viola.  «L’anno prossimo sarà più difficile dell’anno passato perché nella testa di qualcuno di questi straordinari ragazzi può passare l’idea che in serie A ci possano stare e si possano creare dei problemi di mentalità – ha sottolineato il numero uno della società valdelsana -. La prossima stagione sarà importante fare esattamente il contrario di ciò che fanno i nostri cugini (i tifosi della Fiorentina ndr). Da noi quando si presenta un giocatore lo si fa davanti a tre giocatori e tre pensionati. Loro quando comprano un giocatore vanno in piazza o allo stadio in venticinquemila e poi lo cedono dopo poco tempo. Noi quando vinciamo una partita abbiamo il timore che ci si monti la testa e non si sia pronti per la partita successiva – ha concluso Fabrizio Corsi -. Loro a Firenze vincono una partita a Torino e vanno in duemila all’aeroporto e poi si dimenticano che c’è la partita di ritorno da fare. Dovremmo avere un atteggiamento di grande equilibrio, di grande modestia, tanta passione e supporto che sono anche i nostri punti di forza, così come l’umiltà».

 

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