Siena si apre. Lo fa spalancando la porta alle realtà che hanno deciso di investire risorse, soprattutto nel campo scientifico e della ricerca. Sembra ormai assodato che la città, dopo la crisi del Monte dei Paschi, e tutto ciò che ne è conseguito a livello economico e sociale, stia cercando di ricollocarsi in un’ottica nuova dal punto di vista di quelli che possono essere i settori maggiormente trainati. Uno di questi è quello scientifico per cui Siena sembra rimanere ancora molto attrattiva, nonostante ciò che è successo a Siena Biotech (sebbene questo rientri nell’ambito di ciò che è successo a Banca e, conseguentemente, alla Fondazione Mps). La collina dei vaccini è sempre là, nonostante il passaggio da Novartis a Gsk non sia stato semplicissimo, i progetti di sviluppo per le scienze delle vita e della pharm valley vanno avanti. E per Siena qualche nota positiva c’è.
Una scuola internazionale a Gsk La prima notizia arriva dal consiglio comunale senese che ha espresso parere favorevole all’adeguamento alla strada Petriccio-Belriguardo, necessario «per realizzare un accesso pedonale e carrabile, in fondi di proprietà comunale, a favore della società Gsk che costruirà, nell’area a monte dell’istituto Tozzi, una scuola internazionale con elevati standard qualitativi dei servizi, e, all’esterno, parcheggi e un nuovo tratto di collegamento con le arterie viarie esistenti». Questo quanto si legge in una nota diffusa dall’amministrazione comunale, parlando di un’innovazione importante per la multinazionale che, in quanto tale, ha bisogno di strutture adeguate nella sua “cittadella” per i figli e le famiglie dei dipendenti. «Il plesso avrà una capienza per circa 300 alunni, dalle scuole dell’infanzia alle superiori, e rappresenterà un elemento di maggiore qualificazione e specializzazione didattica della città e del territorio – prosegue la nota -. Gsk sosterrà tutte le spese tecniche, amministrative, notarili, ecc. necessarie per la costituzione della servitù di passaggio».
Le genomica investe su Siena L’altra “apertura” importante, per Siena, arriva nuovamente dal settore scientifico. La notizia è di giugno, a dire il vero, ma il clamore suscitato ha avuto un’onda lunga. «Il polo d’innovazione di genomica, genetica e biologia (Polo Ggb), centro di alta specializzazione nel campo delle scienze della vita, ha scelto Toscana Life Sciences come sede per le proprie attività nelle aree della genomica e della genetica. L’ingresso della società nell’incubatore fa salire a tredici le imprese di ricerca e servizi localizzate in TLS», si leggeva nella nota di annuncio. Il Polo Ggb è nato a Perugia, per questo in Umbria la notizia dello spostamento delle attività di genomica e genetica ha avuto un eco di una certa rilevanza. «All’interno dell’incubatore senese, il Polo GGB amplierà la propria piattaforma di sequenziamento di nuova generazione e l’infrastruttura computazionale per l’analisi dei dati genomici», riportava ancora la nota. Un’apertura alla Toscana testimoniata anche dal workshop “La Rivoluzione Gnomica”, che si terrà all’Università di Firenze il 27 ottobre (A Palazzo Incontri, sala verde, ore 9.30). «Siamo molto soddisfatti di aver trasferito la nostra infrastruttura di genomica alla Fondazione TLS – ha sottolineato Greta Immobile Molaro, ceo del Polo Ggb -. Siamo certi di poter contare su un’ampia rete di sinergie e di offrire al territorio delle importanti competenze utili al contesto scientifico e sociale nel quale TLS opera da tempo, oltre a proporci come partner d’elezione nell’ambito dei progetti Pharma Valley e Precision Medicine». Anche a Siena sono in molti ad augurarsi la stessa cosa.