Il governatore contrario all'autonomia differenziata

FIRENZE – La realtà del presidente Eugenio Giani è nei numeri. Esemplificativi di quanto la sanità incida sul conto della Regione.

“Noi abbiamo un bilancio della sanità che ogni anno supera gli 8 miliardi”, ha premesso il governatore toscano, intervenendo in audizione in commissione Affari sociali della Camera, nell’ambito dell’esame delle proposte di legge, recanti “Disposizioni per il sostegno finanziario del servizio sanitario nazionale”.

“Il Fondo sanitario regionale nel 2023 ammontava a 7,593 miliardi, significa che io ogni anno il mio bilancio di parte corrente, pari a 1,5 miliardi, almeno per un terzo viene tagliato, falcidiato per dover far fronte al pareggio di bilancio – ha spiegato -. E questo al netto del fatto che i 400-500 milioni che la Regione deve metterci ogni anno, falcidiando il proprio bilancio, non ci permette nemmeno di far fronte alle liste di attesa, alla domanda di servizi, alla necessità di fare investimenti nei nostri ospedali”.

L’occasione per riparlare degli stanziamenti a livello locale. “Ritengo che sia davvero da porre il tema delle sostanze delle erogazioni attraverso un adeguato sistema sanitario nazionale verso i fondi sanitari regionali – ha poi aggiunto Giani -. Parlare di sanità pubblica senza parlare di risorse porta a una strisciante opportunità di passaggio verso il settore privato”.