La Toscana piace agli investitori esteri tanto che per il 2015 è attesa una crescita del’1,2% del Pil regionale, contro una media nazionale dello 0,7% e un aumento dell’export toscano del 4,4%, il doppio della media nazionale. E’ quanto reso noto oggi nel corso di un incontro nella sede della Regione Toscana a Firenze con la Camera di commercio americana, l’equivalente a stelle e strisce della nostra Confindustria.
I numeri Tra il 2011 e il 2014, è stato ricordato le imprese in Toscana caratterizzate da investimenti esteri hanno fatto registrare un 3% di crescita dell’occupazione, e l’obiettivo è di fare ancora meglio nei prossimi anni cogliendo l’occasione di un inizio di ripresa anche nella regione e in Italia. Nel dettaglio dal 2010 al 2014 in Toscana gli investitori esteri hanno “portato” 1,55 miliardi di euro, creando un indotto di 3.352 posti di lavoro, tra vecchi e nuovi. Un migliaio, guardando alle statistiche dell’anno scorso, solo tra i nuovi. Nel 2012 in Italia gli investimenti esteri avevano subito un tracollo: in Toscana dal 2010 al 2013 sono aumentati di 400 milioni l’anno. Sul suo territorio la Toscana conta 500 multinazionali: 420 sono straniere, di queste 95 sono americane.
Posizione strategica e bravura delle imprese artigiane Tra le ragioni per decidere di investire in Toscana, la posizione e la logistica, il fatto di essere baricentrica rispetto a tutto il Mediterraneo, la bravura delle tante piccole e medie aziende artigiane. Quanto Ai protocolli di insediamento, evoluzione dei protocolli localizzativi, il bando uscirà dopo il 2 marzo e sono previsti incentivi a fondo perduto per le aziende che investiranno, anche straniere, a fronte di impegni in innovazione, attività e posti di lavoro per almeno cinque anni. Accanto alle partite che si giocheranno sul fronte della riforma della formazione professionale, l’efficienza energetica e un nuovo sistema di trasferimento tecnologico che aiuti a superare l’eccessiva frammentazione che oggi esiste.
Rossi: «La pace sociale è la chaive di volta per gli investitori» «In Toscana aiutiamo le imprese a trovare le soluzioni ai loro problemi e talvolta concediamo loro finanziamenti per farlo – ha detto il governatore Enrico Rossi – in Toscana agevoliamo le relazioni con il territorio e anche dal punto di vista delle relazioni sindacali qui non c’è accordo che non si faccia, anche se difficile. Godiamo di una pace sociale che, insieme ai protocolli di insediamento per le imprese in grado di fornire aiuti fino a 20 milioni di euro e a tutto il lavoro che abbiamo condotto in questi anni, rappresenta la chiave di volta per chi vuole investire in questa regione».