FIRENZE – Da gennaio a marzo 2023 il Mercato agroalimentare di Firenze ed i grossisti di Agofi – Fedagro fiorentini inizieranno un periodo di prova in cui gli operatori lavoreranno di giorno, dalle 11 alle 17.
La decisione è stata presa durante l’ultima assemblea dei soci in cui la maggioranza, che rappresenta l’80% dei volumi dell’ortomercato, ha deciso di portare avanti quest’iniziativa.
Tale decisione rappresenta un aspetto importante per tutto il settore e per la Federazione, per cui il passaggio all’orario diurno, da sempre, rappresenta uno degli obiettivi da raggiungere per il futuro dell’ingrosso ortofrutticolo e delle sue aziende. Il presidente di Agofi- Fedagro Firenze, e vicepresidente nazionale, Aurelio Baccini, si dice “consapevole delle difficoltà a cui andiamo incontro e che non sarà un cambiamento repentino, ma questo progetto permetterà ai grossisti di rapportarsi concretamente con l’orario diurno nella speranza che, in un futuro quanto mai prossimo, possa diventare permanente non solo per Firenze ma anche per tutti gli altri mercati del nostro paese”.
Il presidente di Fedagro Nazionale Valentino Di Pisa ritiene “fondamentale che un mercato così importante come quello di Firenze segua l’esempio già tracciato da Roma, ma allo stesso tempo auspico che tale cambiamento possa avvenire in ogni mercato, rispettandone le diverse caratteristiche e specificità, per creare un sistema uniforme e moderno che possa affrontare le sfide del futuro e della società globale”. “Italmercati ha lanciato una riflessione nazionale tra tutte le società di gestione per dare ai mercati un nuovo futuro attraverso l’applicazione dell’orario diurno – commenta Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati, la rete nazionale dei mercati all’ingrosso -. Si tratta di una trasformazione necessaria per affrontare con lungimiranza le sfide della filiera e proporre delle soluzioni che permettano l’ottimizzazione dei costi”.
“Nessuna decisione è stata presa a riguardo” alla sperimentazione dell’orario diurno al Mercato agroalimentare di Firenze. Lo rende noto la Mercafir in risposta a quanto comunicato oggi da Agofi – Fedagro e Italmercati. Mercafir sottolinea di star “interloquendo con le parti interessate, le categorie e il Comune di Firenze per vagliarne una eventuale fattibilità”.