Cipryan Tatarusanu
Cipryan Tatarusanu

Uno dei pochi ruoli nella rosa della Fiorentina che inizierà ufficialmente la propria stagione domenica prossima con l’impegno casalingo allo stadio ‘Franchi’ di Firenze contro il Milan, nella prima giornata di serie A,  è quello che riguarda il portiere. Confermato l’estremo difensore rumeno Cipryan Tatarusanu, arrivato poco più di un anno fa a parametro zero dopo una lunga esperienza alla Dinamo Bucarest, al posto dello svincolato ed accasatosi alla ‘odiata’ Juventus Norberto Murara Neto, è arrivato in prestito dal Napoli, via Empoli, dove la passata annata è stato protagonista di un eccellente torneo,  Luigi Sepe. A completare il pacchetto di estremo difensori in casa gigliata sarà ancora una volta il classe ’95 Luca Lezzerini.

Il preparatore dei portieri Alejandro Rosalen Lopez
Il preparatore dei portieri Alejandro Rosalen Lopez

Le magie di Rosalen Lopez E se le gerarchie per il ruolo da titolare per difendere la porta viola ancora non sono state decise dal tecnico della Fiorentina Paulo Sousa fra Tatarusanu e Sepe, Lezzerini, anche in virtù del suo passaporto italiano e del fatto che proviene dal settore giovanile gigliato, rimarrà a Firenze con la volontà di stupire e crescere, magari come ha fatto in questa estate dove ha parato un rigore decisivo nel match valido per l’International cup contro il Benfica, o come venerdì scorso, quando contro la Lucchese ha detto un paio di volte di no ai giocatori rossoneri di casa, prima con un intervento in tuffo, e poi con una provvidenziale uscita sulla trequarti con i piedi. Ad allenare i portieri gigliati, per il terzo anno consecutivo, sarà, confermato a dispetto del resto dello staff di Vincenzo Montella, cui non è stato prolungato il contratto in scadenza a fine giugno scorso, l’allenatore spagnolo Alejandro Rosalen Lopez. Classe ’74 ed un passato, prima da giocatore, e poi da tecnico, al Valencia, Lopez ha portato ad una crescita eccellente soprattutto  Neto, l’anno scorso alla sua prima stagione da titolare con una concorrenza vera,  quella di Tatarusanu, eppure dimostratosi pronto, reattivo, ed efficace, insomma in crescita rispetto al torneo 2013-2014 quando sorprese tutti per un girone di ritorno da autentico fenomeno dei pali.Rosalen Lopez non solo è riuscito a far emergere la giusta personalità all’ex numero 1 viola, ma ad educarlo nel gioco coi piedi, caratteristica sempre piu’ fondamentale nel calcio moderno, e a far emergere contestualmente le qualità del suo alter ego rumeno, utilizzato prima solo in Europa League, e poi quando Neto ebbe problemi con la società per la sua mancata volontà di rinnovare il proprio contratto in scadenza, ad inizio 2015.

Amante dello sport, schivo davanti alle telecamere Un autentico professionista del pallone il preparatore dei portieri della Fiorentina, amante della sua terra, la Spagna, ma anche dello sport in generale, nonché spettatore dei match di basket della Montepaschi Siena quando quest’ultima disputò i propri match interni di Eurolega al Nelson Mandela Forum di Firenze. Un tecnico di qualità sopraffine che oltre che far svolgere lavoro intenso di campo ai giocatori a sua disposizione, capace di formare una vera squadra con l’ampio numero di portieri viola che ha avuto negli ultimi due anni a sua disposizione, quali anche Lupatelli e Rosati, senza dimenticare il giovanissimo Bardini. Una delle tecniche ai più sconosciuta utilizzata dall’uomo voluto alla Fiorentina dall’ex d.t. gigliato Eduardo Macia, è lo studio davanti ai video da lui preparati, delle caratteristiche degli avversari, e soprattutto di esercizi di manualità indispensabili per una copertura efficace anche dei tiri più insidiosi con palloni da calcio sempre più dalle traiettorie imprevedibili. Un uomo che non ama apparire davanti ai microfoni, ma che sta parlando con i fatti: se Neto è stato acquistato dalla squadra campione d’Italia, Tatarusanu non ha avuto contraccolpi dal ruolo di vice a quello di titolare e Lezzerini è fra i giovani portieri più richiesti d’Italia, il merito è soprattutto suo. Ora una nuova sfida da vincere anche con  Sepe, per provare a  proteggere sempre meglio l’ultima barriera difensiva viola, in una posizione di campo che ti rende solo, come descrisse perfettamente il poeta Umberto Saba nella sua splendida poesia ‘Goal’.