Trasporto inimmaginabile, niente Gioconda per Firenze. Questa in sintesi la risposta che questa mattina è arrivata direttamente dal Louvre di Parigi alla campagna lanciata da Silvano Vinceti e dal suo Comitato nazionale per la valorizzazione dei beni storici, culturali e ambientali, in collaborazione con la Provincia di Firenze, per riportare il capolavoro di Leonardo in Italia per il 2013.
Nessuna richiesta formale – ”Formalmente non abbiamo ricevuto ancora nessuna domanda ufficiale di prestito”, ha precisato Vincent Pomarede, direttore del dipartimento delle Pitture al Louvre. ”Sul fondo – ha poi aggiunto – se non prestiamo la Gioconda e’ perche’ il quadro e’ estremamente fragile ed un viaggio rischierebbe di causare danni irreversibili”. Il dipinto e’ stato realizzato da Leonardo da Vinci, tra il 1503 ed il 1506, su un pannello di legno di pioppo molto sottile, spiega ancora l’esperto. Con il tempo, questo pannello si e’ curvato e presenta una fessura ben visibile, soprattutto sul retro. Ecco perche’ il volto di Monna Lisa e’ protetto dietro un vetro blindato ed e’ conservata a livelli di temperatura e di umidita’ costanti, grazie ad un sofisticato sistema di climatizzazione. ”Un trasporto – ha spiegato Pomarede – e’ assolutamente inimmaginabile perche’ non riusciremmo ad avere un controllo della temperatura cosi’ ottimale, anche all’interno di casse climatizzate. Le vibrazioni – ha aggiunto- sarebbero molto nocive per il quadro. Si prenderebbero rischi troppo grandi a prestarlo”. Il Louvre ha inoltre ricordato stamane che la Gioconda e’ stata prestata una sola volta dalla Francia, quando ministro della Cultura era Andre’ Malraux. E’ stato nel 1963 quando il prezioso dipinto volo’ negli Stati Uniti dove fu ricevuto dal presidente Kennedy per essere esposto alla National Gallery di Washington e al Metropolitan Museum of Art di New York.
La risposta del Comitato – ”Rispettiamo e comprendiamo le preoccupazioni del direttore del dipartimento del Louvre, Vincent Pomarede. Lo ringraziamo poiche’ ha posto solo questioni tecniche per la venuta del quadro della Gioconda a Firenze. I problemi che egli pone per quanto concerne il trasporto sono superabili”. Lo ha dichiarato il presidente del comitato Nazionale per la valorizzazione dei beni storici culturali e ambientali, Silvano Vinceti. “Credo- ha aggiunto Vinceti – che si possa organizzare un incontro importante a Parigi tra il Comitato e gli enti locali toscani, in particolare Provincia e Comune di Firenze, che hanno aderito all’iniziativa, per verificare quali potrebbero essere le soluzioni tecniche adeguate per garantire che l’opera non subisca il benche’ minimo danno”.
Siena