Cala il tasso di disoccupazione in Toscana. Nel secondo trimestre la percentuale di senza lavoro a livello regionale è scesa dall’11% di giugno 2014 all’8,5%. Con una crescita di occupati di 30 mila unità e una riduzione dei disoccupati da 180 mila a 146 mila unità. Lo ha reso noto il governatore toscano, Enrico Rossi parlando dei dati diffusi oggi da Istat. «Pur con le cautele questi dati sono positivi nel quadro nazionale, ma ancor meglio nel quadro regionale» ha detto il governatore toscano. Il dato della disoccupazione «è ancora molto alto, preoccupante ma con un segno importante di miglioramento- ha specificato-. Con una Toscana che sta al passo con le regioni di riferimento: Lombardia, Emilia-Romagna e che ha davanti a sé solo il Veneto e il Trentino. Tuttavia, se andiamo a guardare il dato più importante, perché la disoccupazione viene rilevata con un’indagine telefonica, quindi è un dato molto soggettivo, la Toscana si afferma bene per la percentuale di occupati, come tasso di occupazione superiore ai 15 anni. Rispetto ad una media italiana che ha il 55% di occupazione sopra i 15 anni, la Toscana ha il 65%. Quindi, buone notizie anche se da dare con la massima cautela, con sobrietà e senza dimenticarci che dietro a queste cifre permangono, purtroppo, tante realtà di sofferenza».
Effetto positivo sui servizi alle imprese L’incremento lambisce anche il terziario. «Il punto interessante è che c’è un aumento dell’occupazione nei servizi – ha proseguito -, ma non sono servizi come commercio e albergo. Sono servizi legati all’industria, quasi che la tenuta dell’industria, del manifatturiero in Toscana come abbiamo visto soprattutto orientato all’export adesso abbia un effetto indotto positivo sui servizi alle imprese. Tutto ciò per dire che non si deve disperare, non si può far oscillare il pendolo dalla disperazione quando il Pil non cresce per cui siamo tutti a cercare un colpevole adesso all’entusiasmo». Per Rossi la linea giusta da tenere consiste nel dare queste informazioni «e questi dati con accortezza, senza strumentalizzarli né in funzione governativa né in funzione anti-governativa. In questo quadro positivo il comportamento della Toscana è ulteriormente positivo rispetto al quadro nazionale e anche rispetto alle regioni che abbiamo preso a riferimento». A chi gli chiedeva della proposta dei parlamentari dem di rendere permanenti le decontribuzioni per i neo-assunti nei primi 3 anni di contratto, il presidente della Regione Toscana ha risposto: «Credo anch’io che gli incentivi vadano resi stabili, è già grave parlarne, perché alle imprese bisogna dare certezze e sicurezza non cambiare tutti gli anni a seconda delle finanziarie, mi auguro che alla richiesta di Damiano si risponda positivamente».