FIRENZE –  I numeri dell’occupazione in Toscana nel 2022 hanno colmato il gap rispetto ai livelli pandemici: tuttavia la quota di lavoratori assunti con contratti a termine o in somministrazione, in molti settori (come il turismo), “resta elevata in tutta la regione, un elemento che nel territorio fiorentino si configura come un fattore di accresciuta precarietà rispetto ad altre aree”.

È l’analisi di Format research per Confcommercio Toscana sul mondo del lavoro. Secondo il report, si legge in una nota, “nonostante il miglioramento delle aspettative rilevato in seguito al periodo pandemico, permane un certo livello di stagnazione nella fiducia delle imprese e di instabilità in quella dei consumatori”.

Un altro fatto che incide “negativamente sulla predisposizione all’utilizzo di forme contrattuali stabili è il cuneo fiscale. È soprattutto la composizione del cuneo fiscale a mostrare quanto la tassazione gravi sulle imprese”. Infine, è ancora spiegato, “dal lato delle retribuzioni, gioverebbe una razionalizzazione e revisione dei contratti collettivi di lavoro”. “Non è colpa del turismo se in città come Firenze cresce di più la quota di lavoratori assunti con contratti a termine o in somministrazione – spiega il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano -. Sul fronte delle retribuzioni serve rimettere al centro la contrattazione collettiva portata avanti dalle sigle veramente rappresentative del mondo datoriale e dei sindacati dei lavoratori”.

Secondo il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni “il lavoro in regione si sta impoverendo. Ovvero cresce all’insegna della precarietà, dell’instabilità e di stipendi spesso troppo bassi”. Daniele Barbetti, presidente di Federalberghi Toscana, osserva che “la stagionalità non è una colpa” ma “una caratteristica strutturale del nostro settore”. La soluzione di Confcommercio per combattere il precariato è “recuperare tutti quei gap infrastrutturali e non solo che stanno rallentando la corsa del nostro Paese”. Ed è “sottostimato l’impatto del welfare aziendale nella costruzione del benessere dei dipendenti”.