renzi leopoldaIl programma dettagliato è ancora top secret, l’organizzazione appena partita, ma intanto entro pochi giorni sarà lanciato il sito internet. A due settimane dall’avvio, è partita la corsa per la quinta edizione della Stazione Leopolda, la prima a cui Matteo Renzi parteciperà in qualità di premier. «Stiamo lavorando, entro la settimana sarà online il sito web che servirà per dare informazioni ma anche per la raccolta fondi», spiega Leonardo Sorelli, anche quest’anno alla guida dell’organizzazione. Nessuna anticipazione però, si sa solo che il titolo sarà «Il futuro è solo l’inizio» e si svolgerà come consuetudine nella stazione fiorentina da venerdì 24 a domenica 26 ottobre, quando arriverà Renzi.

Una formula consolidata  Il format molto probabilmente sarà quello dello scorso anno: venerdì confronto per tavoli tematici, sabato interventi liberi dal palco e domenica il discorso conclusivo di Renzi. Sarà, ha spiegato domenica il premier nella sua E-news, «uno spazio di libertà, un luogo dove si trova gente che pensa che la politica non sia una parolaccia, il posto da cui tutto è partito».

La storia della Leopolda A cinque anni da “Prossima fermata Italia”, ne è passato di tempo. Nel 2010 Renzi aveva appena lanciato la parola d’ordine della «rottamazione», aveva al suo fianco Pippo Civati (oggi uno dei suoi più convinti avversari) ed era guardato con diffidenza dalla nomenklatura Dem. Oggi torna da leader del Pd e del Governo, per rilanciare lo «spirito della Leopolda» e riprendere il contatto diretto con il suo «popolo». In prima linea tra i sostenitori di Renzi c’è da sempre Marzia Cappelli, vigile urbano in pensione e animatrice dei circoli “Adesso” che lo hanno sostenuto alle primarie per la segreteria del Pd. Ancora – spiega – come volontari non siamo partiti, c’è stato un incontro per la parte tecnica e ora ci sarà da correre. Ma del resto ci siamo abituati. Le bandiere del Pd? Chi vuole portarle le ha sempre portate e continuerà a farlo».