FIRENZE – Una “farsa trascendentale” retta sull’assurdo. Al Teatro della Pergola di Firenze, dal 25 febbraio al 2 marzo, Geppy Gleijeses, diretto da Marco Tullio Giordana, è il protagonista de “Il fu Mattia Pascal”, il celebre romanzo di Luigi Pirandello.
Con la partecipazione di Marilù Prati. E con Nicola Di Pinto, Roberta Lucca, Giada Lorusso, Totò Onnis, Ciro Capano, Salvatore Esposito, Teo Guarini, Davide Montalbano, Francesca Iasi.
Mattia Pascal dice di sé “ero inetto a tutto”: è il mirabile esemplare italiano di una generazione di inetti, senza qualità. L’uomo creduto e poi fintosi morto, quando “risuscita” si accorge che non può più essere riammesso nella società, nella famiglia, perché per la società, per la famiglia, egli è morto davvero. È la prova più scintillante del “sentimento del contrario” coniato da Pirandello.
Disonestà e purezza, vita-morte nel grande circo del conformismo sociale, che bolla come sicuro quello che non esiste e come inesistente quello che vive. Mantenendo una drammaturgia di stampo umoristico, ritroviamo nell’opera elementi riflessivi e irrazionali che interrogano il pubblico, abbattendo l’impersonalità della “quarta parete”.
Il fu Mattia Pascal, pubblicato nel 1904, è il romanzo che diede a Luigi Pirandello fama mondiale e che, in continuità con Wilde, Dostoevskij, Stevenson e contemporaneamente a Conrad, Freud, Kafka, farà dilagare nella letteratura del Novecento il tema del Doppio.
Un uomo creduto e poi fintosi morto, quando “risuscita” s’accorge che non può essere riammesso nella società, nella famiglia, perché per la società, per la famiglia egli è morto davvero. Quale prova più scintillante del sentimento del contrario? Disonestà e purezza, vita-morte nel grande caleidoscopio della certezza sociale, che bolla come sicuro quello che non esiste e come inesistente quello che vive. E dentro una tessitura umoristica, elementi riflessivi e irrazionali sconvolgono quella quarta parete, che nel teatro, come nel romanzo, dovrebbe essere protezione d’impersonalità, come se l’autore stesso e il pubblico non esistessero.
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