valentini_1_1.jpgAssolto con formula piena. E’ la sentenza del Gip del tribunale di Siena Ilaria Cornetti in merito al sindaco di Siena Bruno Valentini imputato in un procedimento con l’accusa di falso in atto pubblico in concorso e omessa denuncia. Il sindaco di Siena è stato assolto «per non aver commesso il reato» nel primo capo di imputazione;  «perché il fatto non sussiste» per ciò che concerne l’omessa denuncia. La sentenza è giunta dopo un’ora e mezzo di camera di consiglio. Il Pm Antonino Nastasi aveva chiesto una condanna ad un anno e 4 mesi di reclusione per Valentini il cui legale aveva richiesto e ottenuto il rito abbreviato. La vicenda relativa al processo è legata a indagini condotte su una variante al piano urbanistico di Monteriggioni (Siena), Comune di cui Valentini era sindaco all’epoca dei fatti contestati, tra il 2009 e il 2010: per l’accusa avrebbe permesso la realizzazione di lavori edilizi senza le necessarie autorizzazioni.

Valentini si toglie i sassolini e rilancia la sua candidatura «Le tesi accusatorie erano costruite sull’acqua». Questo il commento a caldo del sindaco di Siena Bruno Valentini in merito alla sentenza d’assoluzione nel processo che lo vedeva imputato con l’accusa di falso in atto pubblico e omessa denuncia. «Me l’aspettavo» ha aggiunto Valentini specificando: «ero perfettamente consapevole di ciò che ho fatto e di ciò che non ho fatto». «Ho rischiato il tutto per tutto» ha sottolineato il primo cittadino di Siena in riferimento al rito abbreviato aggiungendo: «Non volevo tenere la città ostaggio di questa vera e propria aggressione politica che ho subito, avrei potuto intascare una comoda e facile prescrizione». Alla domanda se l’assoluzione gli spianasse la strada ad una nuova candidatura da sindaco nel 2018, Valentini ha risposto con un secco «Sì».