FIRENZE – Per avere la certezza manca ancora il risultato dell’esame del Dna. Il cadavere ritrovato a largo di Dubai però dovrebbe essere di Samuele Landi.
Le impronte digitali corrispondono. L’imprenditore viveva negli Emirati da tempo. In Italia era stato travolto dallo scandalo Eutelia. Un crac da 100 milioni e l’inchiesta per bancarotta fraudolenta per cui c’è stata condanna definitiva in Cassazione nel 2019 a 8 anni. Landi venne raggiunto da un mandato di arresto nel 2010 ma era già a Dubai e non è più rientrato in Italia.