Cala il sipario su I Grandi Appuntamenti della Musica  ad Arezzo (leggi) con il Concerto di Natale in programma martedì 18 dicembre nella Badia delle SS. Flora e Lucilla. Protagonisti Peppe Servillo e Ambrogio Sparagna.

Il Concerto Verranno intonate le canzoni spirituali di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, Tu scendi dalle stelle, Quanno nascette ninno o Fermarono i cieli. Il concerto, ideato da Ambrogio Sparagna, si avvarrà anche del gruppo vocale Quinta Aumentata e di altri due interpreti di musica popolare, Erasmo Treglia e Marco Tomassi. Intorno alla metà del Settecento Alfonso Maria de’ Liguori, fondatore dell’ordine dei Padri Redentoristi, cominciò ad accompagnare il suo lavoro pastorale fra i poveri del Regno di Napoli con la pratica di alcune canzoncine spirituali composte sia in dialetto che in italiano. Si trattava di canti dall’impianto semplice, che traevano spunto melodico da temi popolari, con cui il missionario insegnava ai “lazzaroni” i fondamenti del cattolicesimo, facendoli protagonisti dei rituali liturgici mediante la creazione di appositi gruppi di preghiera (cappelle serotine). Molte canzoncine erano legate al ciclo delle festività natalizie, come quelle proposte in questo concerto, altre alla devozione mariana.  In breve questo repertorio si diffuse in tutto il territorio del Regno diventando protagonista dei tanti rituali del ciclo liturgico. Il successo di queste canzoncine spirituali favorì lo sviluppo in ambito popolare di un larghissimo repertorio di canti popolari religiosi che sono ancora largamente in uso in tutto il territorio nazionale. Ambrogio Sparagna su questo repertorio ha costruito uno spettacolo emozionante che, con la musica popolare, celebra anche la figura di Sant’Alfonso de’ Liguori, dotto vescovo ma anche scrittore, poeta, pittore e musicista. Lo spettacolo Fermarono i cieli propone alcuni di quei canti religiosi popolari  ed altri appositamente composti da Ambrogio Sparagna, affidandoli poi all’interpretazione emozionante di Peppe Servillo, di un quintetto vocale e di un trio di strumenti popolari fra cui una zampogna gigante, un modello di straordinarie proporzioni (è alta quasi due metri) diffusasi nel regno di Napoli a partire dalla fine del Settecento proprio allo scopo di accompagnare il repertorio tipico delle canzoncine spirituali.
 
Marsala Buffa in degustazione Prima del concerto, il pubblico è invitato alla degustazione degli straordinari Marsala Buffa presso l’enoteca Le Carovaniere di piazza della Badia: non sarà l’unica festa, oltre a quella della musica. La piazza della Badia, scrigno di capolavori assoluti contenuti nella sua chiesa (oltre all’altare e alla Pala Albergotti di Vasari, contiene altre opere di  Segna di Bonaventura e Bartolomeo della Gatta), sarà “aperta” per accogliere il pubblico delle grandi occasioni che attenderà l’inizio del concerto assaporando il cioccolato superiore offerto da Vestri.