E’il momento più difficile della stagione per la Fiorentina, reduce da due sconfitte consecutive che l’hanno allontana sempre di più dal vertice della classifica, con un gioco e dei giocatori involuti tecnicamente, un allenatore in conflitto con la società perché il mercato non decolla, ed all’orizzonte una sfida contro il Torino che vedrà i gigliati privi degli infortunati Badelj e Alonso, oltre allo squalificato Vecino. Una situazione a cui si aggiunge l’ormai prossimo addio dell’attaccante Giuseppe Rossi che nelle prossime ore firmerà per gli spagnoli del Levante. «Sono il primo dispiaciuto perché ho un conto in sospeso con i tifosi viola – ha scritto sul suo profilo Twitter Pepito – . Ho dato il massimo in tutto ciò che ho fatto tra terapie ed allenamenti in questi ultimi tempi perché volevo continuare a regalarvi emozioni in campo. Ma è dura farlo quando le occasioni sono poche e non continue. Il calcio è vita per me e se me lo togli non posso essere mai felice». «Sempre terrò la Viola nel cuore e non posso mai dimenticarmi i brividi che mi avete che mi avete dato le domeniche –ha aggiunto nella sua risposta Giuseppe Rossi – Scusa per il messaggio lungo ma ci tenevo a dirlo. Buona giornata #sempreforzaviola».
Parla l’ex Graziani: «Sousa deve avere il coraggio di cambiare assetto tattico» In vista della gara contro il Toro Sousa dovrà apportare una rivoluzione a centrocampo che inevitabilmente toccherà anche gli altri reparti della formazione viola, in una sfida, quella di domenica prossima, lunch time della seconda giornata del girone di ritorno, che non si può fallire. Per parlare del momento della squadra capitanata da Gonzalo Rodriguez, AgenziaImpress ha incontrato allo stand Ortigni di Pitti uno dei doppi ex della sfida fra Fiorentina e Torino, ovvero Francesco ‘Ciccio’ Graziani. «Paulo Sousa deve avere il coraggio di cambiare assetto tattico altrimenti alla fine diventi molto prevedibile. L’unica cosa che rimprovero al tecnico gigliato è che ogni tanto deve cambiare schema iniziale, soprattutto quando ti accorgi che le cose non vanno. Anche perché per i giocatori di oggi, se tu parti con un 3-5-2, gli dici poi di fare un 4-2-3-1 o un 4-3-1-2, loro lo capiscono subito perché ci hai lavorato in settimana. La capacità di adattarsi a piu’ moduli potrebbe darti dei grandi vantaggi»
«La Fiorentina deve fare un mercato di alternative» In tema di mercato però Graziani tira il freno a mano. «Credo che il semi immobilismo della Fiorentina sul mercato non sia dovuto al fatto che il club non vuole fare nulla, altrimenti sarebbe preoccupante, ma lo vuole fare nei modi e nei tempi giusti. Tanto la Fiorentina deve fare un mercato di alternative. Oggi non penso che la società sia in grado di tirare fuori 30-40-50 milioni di euro per prendere quei due giocatori che potrebbero servire a fare il salto di qualità e non è detto che se fai quelle operazioni, tu riesci a farlo quel salto. Non vedo in giro giocatori che possano fare i titolari in questa squadra. Forse il reparto difensivo potrebbe avere un’attenzione maggiore, un paio di giocatori servono ma in mezzo al campo vedo tante alternative. Ora serve indovinare i calciatori sia dal punto di vista tecnico che comportamentale». Nel frattempo Paulo Sousa può contare da alcune ore sui primi due rinforzi della sessione invernale di trattative: sono nuovi giocatori viola il centrocampista argentino Tino Costa, arrivato in prestito con diritto di riscatto fissato ad ottocentomila euro, dallo Spartak Mosca, via Genoa, e l’esterno offensivo spagnolo Cristian Tello, anche lui a titolo temporaneo, dal Barcellona, con la Fiorentina che potrà acquisire a giugno prossimo il classe ’91 di Sabadell per una cifra di circa 8 milioni di euro, ed i blaugrana che avranno un eventuale diritto di ricompra a 16. Possibili che i due sopracitati possano essere già convocati per la gara di domenica prossima contro il Torino mentre da valutare le condizioni dell’ultimo arrivo in ordine temporale, Mauro Zarate, prelevato a titolo definitivo dagli inglese del West Ham.