MANCIANO Era a rischio il cielo stellato di Manciano, “il più puro di tutta l’Italia peninsulare”. Ma una decisione del Ministero dell’ambiente ha detto no alla richiesta di un parco eolico da 48 MW, 8 pale alte circa 200 metri, e un impianto fotovoltaico nelle campagne del comune maremmano. E così dal cielo di Manciano si potranno continuare a vedere le stelle e le costellazioni.

Ad annunciare la notizia è l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project che ha sede proprio in Maremma in olocalità Montauto dove sarebbe dovuto sorgere il parco eolico, e che già nel 2023 si era fatto promotore di una raccolta firme contro il parco eolico [LEGGI].

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“Lo scorso 27 gennaio – scrive Masi – è stato pubblicato il Decreto 23-2025 del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Direzione Generale Valutazioni Ambientali, di concerto con il Ministero della Cultura, Soprintendenza Speciale per il PNRR. Esso esprime giudizio negativo di compatibilità ambientale per il “Progetto per la realizzazione di un impianto eolico di potenza nominale 48 MW da realizzarsi in comune di Manciano (GR), loc. Montauto”, avente ID. 9273″.

Tra le motivazioni addotte anche l’impatto negativo che il progetto avrebbe avuto dal punto di vista dell’inquinamento luminoso, vista la straordinaria purezza del cielo notturno del luogo (Manciano, GR). L’astrofisico, facendo riferimento agli studi di settore di cui nella letteratura internazionale, alla riconosciuta attività scientifica e divulgativa su scala planetaria dello stesso Virtual Telescope Project e alle preziose e documentate qualità ambientali del cielo di Manciano, uniche e introvabili altrove lungo la penisola, aveva espresso parere negativo, auspicando la tutela dell’ultimo cielo puro facilmente fruibile rimasto nel Paese.
“Questa decisione della Commissione Tecnica PNRR-PNIEC – spiega Masi -, riconoscendo come la visibilità del cielo stellato, ovvero l’inquinamento luminoso sia un elemento fondamentale per valutare l’impatto ambientale di importanti infrastrutture, dovrebbe fare scuola. Da una parte, queste valutazioni d’impatto dovrebbero diventare obbligatorie, dall’altra tale decisione dovrebbe motivare anche in Italia l’istituzione di aree protette, dove inibire la proliferazione dell’inquinamento luminoso. Auspico che la Regione Toscana, che ha la fortuna di annoverare Manciano e il suo cielo puro nel proprio territorio, possa mettere quell’area definitivamente un sicurezza contro l’inquinamento luminoso”.
“La tutela del patrimonio culturale e scientifico del cielo notturno è al centro di importanti iniziative portate avanti ovunque nel mondo dall’International Astronomical Union, oltre che da altri Enti ed Istituzioni. Diversi Paesi Europei hanno istituito dei veri e propri Parchi delle Stelle, al fine di preservare la visibilità del paesaggio stellato, di grande valore ambientale, culturale e turistico. Sarebbe auspicabile che iniziative simili venissero intraprese anche in Italia, prima che sia troppo tardi”, conclude l’astrofisico.