Il Bayern Monaco, se vuole, ne dà sette a tutti (sabato è toccato al Werder Brema, ieri alla Roma). Se non lo fanno, è perché anche loro hanno momenti di relax, serate un po’ storte e magari un po’ di sfiga…. Quando girano a mille, non ce n’è per nessuno. Punto.
Non ci trovo niente di male, né di scandaloso. Anche il mio babbo, quando chiedevo il vespone PX125 pluriaccessoriato mi presentava il cinquantino usato, rettificato 75 al massimo con la marmitta Proma. «Questo ci possiamo permettere», diceva. E non era mica un disonore.
Ci sono tre squadre che, attualmente, vivono su Saturno, al di fuori dalla nostra portata: il Bayern è una di queste tre. Il calciatore che guadagna di meno va sui 4 milioni netti a stagione (che le grandi squadre è un problema mantenerle, mica costruirle…); avevano fuori Ribery e Schweinsteiger (non due scarsi) e lo Shaqiri che è entrato l’ultimo quarto d’ora sarebbe titolare fisso dappertutto. Fanno un calcio pazzesco, addirittura disarmante…. Il Barca di Messi-Xavi-Iniesta mi sembrava irraggiungibile: il Bayern attuale, mi sembra addirittura superiore.
Le uniche a poterci cavare le gambe sono il Real e il Barcellona. Che sono, non a caso, le altre due che stanno nell’iperspazio. Pensate che i blaugrana, sabato prossimo, esibiranno un trio d’attacco composto da Messi-Suarez-Neymar: facendo un breve calcolo, un paio di settimane di questi tre assi costano quanto l’intera stagione della Sampdoria, attualmente terza in classifica. Settore giovanile compreso.
Non si preoccupi, quindi, la Roma… semplicemente, non è roba per noi; esattamente come non lo era il vespone PX 125, e ce ne facevamo una ragione senza troppi drammi.
Una volta, quando il calcio era un filino più democratico, ti venivano in aiuto le regole non scritte: con una squadra come il Bayern facevi un fior di catenaccione da giocare dodici minuti effettivi di gara e se non bastava, la suonavi come un’ocarina. Roba non più possibile, purtroppo. Che gli arbitri, ormai, sventolano cartellini gialli alla prima trattenuta di maglia.
Dietro queste tre, ci stanno il Chelsea e il Paris Saint Germain, che non abitano su Saturno, e si accontentano di Venere… poi, sul pianeta Terra, una massa indistinta che va dal Liverpool al Dortmund al Manchester City, arrivando alla Juve e persino alla Roma. Che talvolta compiono l’impresa (tipo l’Atletico del Cholo) e ribadiscono che, comunque, il miracolo è sempre possibile…E continua ad essere il fascino più autentico del football.
Anche se poi (e non è un caso) la Champions League la solleva il Real Madrid di Cristiano Ronaldo.