Aggredito in casa per aver polemizzato contro la festa musulmana del sacrificio, rito islamico celebrato da migliaia di musulmani ogni anno, il 12 settembre, sacrificando una pecora, un montone, un agnello, o un cammello, se si è molto ricchi. E’ accaduto a Massa, in provincia di Massa Carrara, a Stefano Benedetti, consigliere comunale appartenente a Forza Italia, ma il motivo non è né politico, né tantomeno religioso. La questione è economica: Benedetti, infatti, ha sostenuto, anche davanti alla Polizia, di aver riconosciuto il suo aggressore, un pastore massese che ogni anno, sempre secondo il consigliere, venderebbe agnelli ai musulmani illegalmente, raggirando le normative regionali, per fare soldi facili.
Un business non da poco La scorsa sera, nello specifico, Benedetti avrebbe visto una lunga fila di cittadini musulmani aspettare davanti ad un furgone pieno di agnelli, per portarsi a casa il proprio capo da sacrificare; un business non da poco, secondo il consigliere, che anche lo scorso anno aveva denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine, unendosi ad un esposto contro il pastore partito da numerose associazioni animaliste, per poi far finire tutto in un grande polverone esclusivamente mediatico. Le prove della vendita irregolare di agnelli non sono mai state trovate, Benedetti però non ha mai smesso cercarle personalmente, recandosi anche nella proprietà privata del pastore, alla periferia di Massa, per fotografare gli ovini e ciò che accadeva all’interno dell’allevamento.
L’aggressione Puntuale, allo scoccare del giorno del sacrificio, ieri mattina Benedetti ha deciso di scrivere sul suo profilo Facebook un lungo post di denuncia, in cui racconta di aver visto centinaia di fedeli comprare agnelli non nell’unica macelleria autorizzata dalla provincia, ma da chi non potrebbe venderli. Dopo poche ore da questo post, l’aggressione: «Prima mi ha colto in giardino, mi ha sferzato un pugno in viso e riempito di calci e pugni allo stomaco – racconta -; gridava e mi accusava di volerlo rovinare. Poi, quando sono riuscito a chiudermi dietro la porta di casa, ha sfondato il vetro di una finestra, è entrato e mi ha tirato in testa un vaso; mi sono dovuto nascondere in bagno e mentre chiamavo aiuto mi ha devastato casa». Alla Polizia Benedetti ha detto di aver riconosciuto nel suo aggressore il pastore di agnelli, con il quale da anni polemizza e battibecca; gli agenti hanno formalizzato la sua denuncia e proseguiranno negli accertamenti.
di Manuela D’Angelo