Mantenere l’impegno a tutela dei servizi fondamentali sul fronte del sociale, dell’istruzione e delle attività culturali. È quanto chiedono Confcooperative Siena e Legacoop Siena all’indomani dell’arrivo del commissario prefettizio nel Comune di Siena. «A Enrico Laudanna diamo il nostro più sincero benvenuto a Siena e gli auguriamo il nostro più sentito “buon lavoro” – hanno detto Mario Marchi, presidente di Confcooperative Siena, e Loreno Cambi, presidente di Legacoop Siena -. Dopo che il Consiglio comunale ha bocciato la manovra di assestamento del bilancio lo scorso 5 giugno, auspichiamo che il commissario possa prendere in considerazione quelle misure concertate con le associazioni di categoria per continuare a garantire ai cittadini le prestazioni sociali di cui hanno bisogno. Solo così potremo continuare a mantenere gli impegni presi per essere in grado di garantire servizi essenziali e gli elevati livelli occupazionali che vedono impegnati molti operatori della cooperazione – concludono Marchi e Cambi -. In primis, l’attenzione va posta su attività sociali, assistenza alle fasce deboli della popolazione, ovviamente insieme alla cultura e all’istruzione».
«La cooperazione sociale nella provincia di Siena è una realtà economica importante ed in crescita con numeri rilevanti in termini di imprese e di addetti – ha sottolineato Umberto Dal Maso, vicepresidente Confcooperative Siena – La cooperazione sociale è l’unico soggetto privato cui l’amministrazione pubblica può delegare parte delle proprie funzioni. Un soggetto pertanto strettamente correlato al processo di trasformazione del “welfare sociale” ed alla riorganizzazione dei servizi pubblici socio-sanitari, assistenziali ed educativi. In questo contesto Confcooperative Siena e Legacoop sono sempre state protagoniste di un percorso di concertazione che ha interessato tutte le componenti del terzo settore, un ambito in cui le nostre cooperative hanno potuto far conoscere agli enti pubblici il grado di professionalità acquisito e maturato sul campo, anche attraverso impegnativi percorsi di formazione. Quello che ci auguriamo, anche con il commissariamento del Comune di Siena – ha concluso Dal Maso -, è che si intraprenda la via di un forte dialogo tra tutte le parti in causa, poiché soltanto con la concertazione è possibile trovare soluzioni che siano utili per i cittadini e possano dare nuovi input per il lavoro e lo sviluppo economico del territorio senese».
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