La Regione Toscana ha deciso: sulla gara del trasporto pubblico locale sarà necessaria solo la ri-presentazione dei piani economico-finanziari da parte dei due concorrenti, ovvero Mobit e Autolinee Toscane. Se fino ad oggi questa era l’indicazione di massima da parte del presidente della Giunta regionale, Enrico Rossi, per far fronte la sentenza del Tar che aveva arrestato l’aggiudicazione definitiva dell’appalto di 11 anni per il servizio del trasporto su gomma, adesso è arrivata la luce verde degli uffici.
Presentare di nuovo i piani finanziari A rivelarlo è l’assessore alle Infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli leggendo una relazione al Consiglio regionale: «Il gruppo tecnico-giuridico incaricato dalla Giunta ha richiamato il principio di conservazione dell’effetto utile degli atti giuridici e, tenuto conto delle evidenziate priorità individuate nella lettera di incarico a firma del presidente e del sottoscritto, segnala di procedere al rinnovo del solo segmento procedimentale relativo alla documentazione e alla valutazione dei nuovi piani economico-finanziari», dichiara l’assessore. Dietro a questo lessico ostico, c’è la conferma che la Regione non ripartirà da capo nell’espletare la gara, ma che della complessa procedura riprenderà in esame soltanto l’ultimo miglio.
Tpl toscano, si cerca di chiudere la questione I piani economico-finanziari dovranno essere «rimodulati- fa sapere ancora Ceccarelli– in coerenza con l’interpretazione indicata dalla sentenza del Tribunale amministrativo». L’intenzione di palazzo Strozzi Sacrati, sostiene Ceccarelli, è «di procedere nella direzione indicata dal gruppo tecnico-giuridico, avendo come unico obiettivo quello che sta alla base di tutto il processo di riforma del trasporto pubblico su gomma, ovvero assicurare ai cittadini un servizio moderno, europeo, integrato con le altre modalità di trasporto, accessibile con facilità, utilizzando le migliori tecnologie ad oggi disponibili, con tariffe omogenee su tutto il territorio regionale». L’auspicio formulato, a questo punto, «è che si superi questa fase di conflittualità portata alle estreme conseguenze, che fino ad oggi ci ha impedito di dare ai toscani quanto avremmo voluto. Se così non dovrà essere vorrà dire che per arrivare alla nuova aggiudicazione dovremo attendere anche il giudizio del Consiglio di Stato, con un ulteriore allungamento dei tempi. In ogni caso, l’attuazione della sentenza del Tar sarà seguita dagli uffici». Ed è proprio questa preoccupazione, in coda, che impedisce oggi alla Regione di tirare una linea ben precisa sulla conclusione della gara: «Ci auguriamo di arrivare in tempi celeri alla aggiudicazione del servizio», si limita a precisare l’assessore.