LIVORNO – A 31 anni dalla tragedia del Moby Prince, Livorno non dimentica. Domenica 10 aprile il Comune di Livorno, con il patrocinio della Camera dei Deputati, ha predisposto una serie di cerimonie e iniziative che coinvolgeranno i familiari delle vittime, i rappresentanti delle istituzioni e la cittadinanza.

La tragedia avvenne la notte del 10 aprile 1991 davanti al porto di Livorno: 140 le vittime.

Il programma avrà inizio alle 11 in Fortezza Nuova con la deposizione di una corona al Monumento in ricordo delle vittime mentre alle 12 in Cattedrale messa col vescovo Simone Giusti. Nel pomeriggio, alle 14.30 a Palazzo Comunale, in Sala Consiliare, cerimonia con il saluto del sindaco Luca Salvetti ai familiari, ai rappresentanti delle istituzioni e alle delegazioni dei Comuni partecipanti (diretta streaming sul canale YouTube ‘Consiglio Comunale Livorno’). Alle 16.30 poi partirà il correo da piazza del Municipio fino all’Andana degli Anelli, all’interno del Porto mediceo dove alle 17.30 vi sarà la deposizione di un cuscino di rose donato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di una corona di alloro alla lapide che riporta tutti i nomi delle vittime di cui poi seguirà lettura.

La cerimonia si concluderà con il lancio in mare di 31 rose rosse, una per ogni anno trascorso dalla notte del 10 aprile 1991. Alle 18, alla Goldonetta sarà poi rappresentato ‘M/T Moby Prince 3.0’, spettacolo teatrale che ripercorre in 70 minuti la tragedia del traghetto incendiato e le successive vicende processuali (ingresso  gratuito): introdurranno la vicesindaca Libera Camici e i rappresentanti delle associazioni dei familiari delle vittime ‘140’ e ‘Associazione Aprile’ Nicola Rosetti e Luchino Chessa, figlio di Ugo, il comandante della Moby. Infine alle 21.15 nella chiesa dei Salesiani concerto in memoria delle vittime eseguito da EstrOrchestra – Coro Rodolfo Del Corona.

Questo pomeriggio le vittime saranno invece commemorate dal Consiglio regionale con un cerimonia alla Biblioteca regionale ‘Pietro Leopoldo’ a Firenze al cui interno si trova l’Armadio della Memoria, la sala che accoglie il patrimonio cartaceo e digitale delle stragi toscane: oltre al Moby anche il disastro alla stazione di Viareggio e il naufragio della Concordia al Giglio. Tra i presenti il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, il presidente della commissione Europa, Francesco Gazzetti, e il sindaco di Livorno Luca Salvetti.