In questi giorni gli esemplari di Ibis eremita monitorati nell’ambito del progetto Waldrapp “Life+. Reason for Hope”, stanno attraversando i cieli del territorio livornese. Secondo una nota della Provincia di Livorno, «si tratta di una migrazione anomala, molto in ritardo rispetto agli anni scorsi, a causa delle temperature miti che gli uccelli hanno incontrato fino al periodo prenatalizio. Il brusco cambiamento del clima, con il termometro bel al di sotto degli 0°C potrebbe avere però conseguenze drammatiche per questa specie a rischio di estinzione». Per questo motivo il Waldrappteam ha dato vita ad una vera e propria operazione di salvataggio, catturando 17 esemplari, il cui peso corporeo era già ridotto del 20%, per rilasciarli, poi, a Bolzano, in Alto Adige, dove il terreno è senza neve e da dove possono volare verso sud senza ostacoli. Già un gruppo di Ibis ha proseguito il viaggio verso la loro area di svernamento, un’oasi del Wwf in Toscana. «Ora la minaccia più grande – sottolinea la nota – è la caccia illegale. Particolarmente in Toscana, dove negli anni scorsi sono stati registrati episodi di bracconaggio ai danni di questi volatili».
Contro il bracconaggio dell’Ibis eremita Episodi, nella zona di San Vincenzo, che grazie alle indagini della polizia provinciale di Livorno e della Guardia Forestale portarono all’individuazione e denuncia alle autorità giudiziarie di un cacciatore. Tutti gli uccelli sono, però, attrezzati con trasmettitori Gps e le loro posizioni sono monitorate in modo continuo. Il team del progetto Waldrapp li sta accompagnando durante i soggiorni anche per informare le autorità, i gruppi di interesse locali e i cacciatori, anche in collaborazione con le associazioni venatorie nazionali, circa la posizione aggiornata degli uccelli. L’appello lanciato è, quindi, rivolto ai cacciatori, nel periodo di caccia ancora aperta, affinché non si ripetano gli abbattimenti illegali di Ibis. C’è anche un’app gratuita, “AnimalTracker”, che permette di seguire passo passo il volo degli uccelli.