Calano le vendite al dettaglio in Toscana nel secondo trimestre 2012. Secondo i dati resi noti da Unioncamere Toscana la diminuzione è del 6 rispetto allo stesso periodo del 2011 (7,5% la media nazionale) peggior dato trimestrale dal 2005.
Famiglie prudenti I cali più drastici si registrano per le piccole imprese (-7,8%), ma non crescono neanche le realtà più strutturate (-2,6%) e le medie (-6,3%). La flessione dipende, secondo i ricercatori, dal «comportamento prudente e difensivo delle famiglie toscane, che prediligono le grandi superfici, riducono i consumi all’indispensabile e 'declassano la spesa', tentando di acquistare le stesse quantità di prima spostandosi su prodotti in offerta o di prezzo più basso».
I settori Fra i comparti, calano alimentare (-5,6%), prodotti per la casa ed elettrodomestici (-9,1%), abbigliamento e accessori (-8,2%): crescono solo gli esercizi despecializzati (ipermercati, supermercati e grandi magazzini), con un +0,5% di fatturato fra aprile e giugno 2012 grazie anche a forti politiche di contenimento prezzi e promozioni. Le anticipazioni degli operatori commerciali toscani sul trimestre estivo rivelano infine la persistenza di un quadro sfavorevole, soprattutto per le realtà con meno di 20 dipendenti (sia alimentari che non alimentari).