FIRENZE – L’incertezza generata dalla quarta ondata di Covid non cancella la voglia di Natale dei toscani che faranno in media sette doni per una spesa media complessiva di 243 euro a persona, contro una media italiana di 238 euro.
È quanto emerge dal sondaggio condotto da Swg per Confesercenti sulle intenzioni di acquisto dei consumatori. Emerge che i toscani non vogliono rinunciare nuovamente al Natale, anche se per il 56% degli intervistati i prezzi della merce potrebbero condizionare le spese natalizie. Per il 43%, invece, è la situazione economica personale a determinare l’acquisto. Per la scelta dei regali, secondo il sondaggio, il 62% dei toscani tornerà a servirsi in un negozio di vicinato, mentre il 61% userà l’online. Seguono gli acquisti nei centri commerciali (39%) e nei mercati/mercatini di Natale (18%).
I libri i regali più gettonati
Tra i regali sono i libri i più gettonati, scelti dal 41%. Seconda posizione per il regalo gastronomico (35%), che batte di poco la moda (34%). Il 22% degli intervistati metterà sotto l’albero i vini, seguiti a da giochi/videogiochi e prodotti tecnologici (21%).
Presidente Gronchi: «I consumatori quest’anno affrontano il periodo delle feste di fine anno con la consapevolezza delle difficoltà ma anche con la voglia di passare un Natale normale»
Per Nico Gronchi, presidente Confesercenti Toscana, «il quadro che emerge dà un’iniezione di fiducia: anche in Toscana, come nella restante parte di Italia, le persone stanno imparando a gestire l’emergenza, e i consumatori quest’anno affrontano il periodo delle feste di fine anno con la consapevolezza delle difficoltà ma anche con la voglia di passare un Natale normale. Merito dell’assenza di restrizioni, a sua volta dovuta all’introduzione del Green pass, che garantisce sicurezza nello shopping. Questo non vuole dire che la crisi sia finita: rispetto al periodo pre-pandemia, si tratta ancora di un Natale sottotono, ma i segnali sono incoraggianti. Ora – conclude – è fondamentale non dissipare il tesoretto di fiducia accumulato per le feste, evitando nuove restrizioni e accelerando i richiami vaccinali».