Crollano le vendite al dettaglio in Toscana nel periodo (quello natalizio) in cui da sempre si registravano incrementi sostanziosi. Lo rileva Unioncamere Toscana secondo cui nel quarto trimestre 2011 le vendite al dettaglio hanno perso oltre 4 punti percentuali (-4,2%) rispetto allo stesso periodo del 2010.
I settori in difficoltà Abbigliamento e accessori (-7,9%), prodotti per la casa e elettrodomestici (-5,6%) i settori che più di altri hanno risentito del calo delle vendite. In decisa flessione anche le vendite di altri prodotti (-5,0%), fra cui rientrano i prodotti farmaceutici, di profumeria, libri, giornali, cartoleria e articoli di seconda mano. Tra le cause il rischio disoccupazione e l’ inflazione che hanno determinato comportamenti di spesa sempre più prudenziali nelle famiglie toscane. Determinante, poi, in questo difficile panorama l'aumento dei prezzi al consumo dei beni del commercio al dettaglio, stimato per la Toscana al + 2,2%. Il quadro più nero è per le imprese commerciali con meno di 6 dipendenti che in Toscana registrano un calo del 6,4%. La situazione si fa un po' meno pesante con il crescere delle dimensioni della struttura commerciale: nelle imprese con 6-19 dipendenti la flessione si attesta al 5,3%, nella grande distribuzione (20 dipendenti e oltre) le vendite calano dell'1,5%, il peggior risultato dal 2005 a oggi.
La crisi nel carrello della spesa Il settore commerciale perde soprattutto per quanto riguarda i fatturati di vendita dei prodotti non alimentari (-5,9%) che vanno peggio della media nazionale (-5,6%), ma la crisi si fa sentire anche nell'alimentare (-3,5%). Anche in questo caso si tocca il dato piu' negativo dal 2005 ad oggi ed e' preoccupante la vistosa frenata del food nel periodo natalizio, dettata sia dall'aumento dei prezzi – che in Toscana sono passati dal +0,7% di fine 2010 al +3,0% – sia dalla minore disponibilita' delle famiglie che sono obbligate a ridurre qualita', ed anche quantita' degli acquisti alimentari. Anche in questo caso si salva la grande distribuzione (-0,2%), mentre le flessioni piu' pesanti riguardano piccoli negozi (-5,2%) e medie strutture (-2,8%). La situazione estremamente difficile del comparto no food toscano coinvolge tutte le dimensioni di vendita: piccole e medie strutture perdono rispettivamente il 6,9% ed il 6,5% di fatturato e non si salvano neanche le strutture piu' grandi (-3,8%).