SIENA – Il coordinamento dei sindacati ha formalmente diffidato Banca Mps dall’attuare iniziative reputate pregiudizievoli “considerata l’incertezza sul futuro e tenuto conto della mobilitazione sindacale in corso che sfocerà nello sciopero proclamato per il prossimo 24 settembre”.
Lo fanno sapere First Cisl, Fisac Cgil, Fabi, Uilca e Unisin con una nota sottolineando come la trattativa sull’operazione societaria, sotto la supervisione dell’Europa, “si gioca su tavoli esterni tra lo Stato azionista e altri interlocutori, durante una due diligence inspiegabilmente indefinita oltre il termine concordato tra le parti ed in assenza, ad oggi, di una proroga ufficiale comunicata ai mercati”. “Il Gruppo Mps, in posizione di evidente debolezza, – proseguono i sindacati – non è chiamato a decidere sulle sue proprie sorti. Tuttavia, il Consiglio di Amministrazione, in contraddizione con le recenti rassicurazioni rivolte dalla Presidente ai colleghi sta ponendo in essere alcune iniziative su cui ci riserviamo l’attivazione dell’articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori per la repressione della condotta antisindacale”.
I sindacati si chiedono pertanto che senso abbia in questo momento che la banca pensi ad un “Contratto di Rete”, ovvero una sorta di alleanza di Mpscon Fruendo e Accenture che distaccherà per 10 anni 270 lavoratrici e lavoratori della banca in mansioni di back office da svolgere anche per altri committenti. Inoltre, che senso abbia anticipare, alla vigilia di una possibile acquisizione, la chiusura di 50 sportelli su tutto il territorio nazionale, con creazione di mobilità territoriale e professionale. Infine, variare il Mercato Corporate modificando modelli di servizio, portafogli di clientela e riporti funzionali e gerarchici”.