FIRENZE – Alberghi e ristoranti vuoti nel primo giorno di super green pass. Non mancano solo i non vaccinati, ma mancano i turisti e moltissime sono le famiglie bloccate a casa tra isolamenti e quarantene.

Mediamente le imprese della ricettività e della ristorazione, stima Tni Italia, perderanno una nuova fetta del loro fatturato: un -20 per cento ulteriore che si va a sommare al -40 per cento perso da Natale in poi.

«Siamo aperti, ma vuoti. Siamo affrontando, di fatto, un nuovo lockdown e senza aiuti inizieranno a chiudere le aziende e fioccheranno i licenziamenti. Solo i nostri associati hanno dichiarato 10mila esuberi. Siamo al disastro economico. Per questo – annuncia Raffaele Madeo, presidente di Tni Italia – torneremo con una delegazione a Roma, per un presidio. Ora basta, si sta distruggendo l’economia. Il Governo deve intervenire con misure urgenti. Porteremo in piazza i 10mila licenziamenti. Per noi fare sindacato vuol dire anche fermare ogni deputato e senatore per spiegare loro i problemi delle nostre imprese. Ed è quello che faremo».

In piazza a Roma

Le priorità per Tni Italia sono tre: cassa integrazione Covid, credito d’imposta per quegli imprenditori che hanno i locali in affitto e la moratoria sui finanziamenti. Il presidio si svolgerà mercoledì 12 gennaio, a partire dalle 12, in piazza dei Santi Apostoli a Roma. Visto l’alto numero di contagi, anche altre città si stanno organizzando per fare presidi e manifestazioni locali. Prima della partenza, alle 8.30, una delegazione di ristoratori fiorentini consegnerà le scatole di cartone contenenti le lettere di licenziamento al sindaco Dario Nardella. «Vista la proroga dello stato di emergenza al 31 marzo – fa presente Madeo – ci aspettavamo dal nostro sindaco, come accaduto in altre città, che fossero prorogati anche gli spazi all’aperto per i tavolini. Facciamo appello a tutto il mondo della ristorazione, ma anche a tutti quegli imprenditori colpiti dalla crisi, perché si uniscano a noi in questa battaglia», è l’appello di Madeo, che ricorda come le imprese stiano sostenendo dei costi sempre più alti, dovuti in particolare ai rincari energetici. Secondo lo studio della Cgia di Mestre, le aziende italiane pagheranno 36 miliardi di euro in più rispetto al 2019 solo per l’aumento delle tariffe elettriche. Nel giro di tre anni il costo dell’energia elettrica è raddoppiato. Tra le imprese più colpite la Cgia annovera alberghi, bar e ristoranti.