Adesso è arrivato anche l’esame del Dna a confermarlo. I resti recuperati il novembre 2014 sul relitto della Costa Concordia sono con certezza di Russel Rebello, l’ultimo dei dispersi che mancavano ancora all’appello tra le 32 vittime del naufragio della Costa Concordia. La conferma è arrivata al processo in corso a Grosseto da parte del perito incaricato dal tribunale. Il Dna estrapolato da alcuni tessuti del cadavere trovato sulla nave, ha detto il perito Roberto Giuffrida, «è totalmente compatibile con quello del fratello Kevin». Una notizia commentata amaramente dal fratello sul proprio profilo facebook: «Oggi il tribunale ha ricevuto i risultati del Dna e ha confermato che il corpo recuperato è di Russel. Ma come al solito ho dovuto apprendere questa notizia dai media. Adesso sto aspettando notizie certe da parte delle autorità, da Costa e dalla Protezione Civile. Gli esami sono stati svolti al laboratorio di polizia scientifica di Roma. Il tribunale ha disposto la restituzione della salma alla famiglia.
Ultimo atto Il processo intanto si avvia alla sua conclusione. Da questa mattina depongono i testimoni proposti dalla difesa dell’ex comandante della nave, poi seguirà la requisitoria del pubblico ministero con i sostituti Alessandro Leopizzi, Stefano Pizza e Maria Navarro, che durerà almeno due giorni prima della richiesta di condanna per l’ex comandante della Concordia. Francesco Schettino, imputato, è presente in aula e assiste alle domande che i suoi avvocati difensori hanno iniziato a rivolgere ai testimoni. Altre udienze, dopo quella odierna, sono fissate per domani e il 23 gennaio. Inoltre, al momento, sono previsti gli interventi – dopo i pm – di 39 avvocati di parte civile, che faranno le richieste di risarcimento dei danni per i naufraghi da loro assistiti sia a Schettino, sia al responsabile civile Costa Crociere spa. Le parti civili, però, interverranno nelle udienze della prossima settimana.
Il risarcimento di Costa Intanto Costa crociere ha consegnato una documentazione ai giudici, dalla quale risulterebbe il pagamento di circa 84 milioni di euro di risarcimenti a 3.586 naufraghi tra passeggeri e membri dell’equipaggio. Secondo quanto appreso, la cifra riguarderebbe il risarcimento anche ai familiari di 29 delle 32 vittime.