Medici, avvocati, carrozzieri e periti. Tutti insieme, e tutti accumunati da un unico intento criminoso: la truffa alle agenzie assicuratrici. 10 le misure cautelari – tra coercitive ed interdittive – eseguite dai Carabinieri di Siena nell’ambito di un’operazione che ha smascherato una vera e propria associazione a deliquere che coivolgeva diversi professionisti in vari campi: si simulavano dei falsi incidenti stradali e poi ci si spartivano i guadagni delle truffe.
La banda di truffatori A smascherare i truffatori, tutti provenienti dalla valdelsa senese e fiorentina, il fatto che durante gli incidenti capitasse spesso di trovarsi di fronte a nomi e macchine uguali. In più c’era anche una strada tra Casole e Colle Val d’Elsa dove sono capitati il maggior numero di falsi sinistri che dal 2009 a oggi avevano fruttato all’associazione circa 2 milioni di euro. Otre ai 10 per cui sono scattate le misure cautelari, il totale degli indagati è di 250 tra chi, a vario titolo, ha collaborato alla messa in scena dei falsi incidenti. Non solo, per la messa in scena dei falsi sinistri, la banda impiegava gli stessi veicoli incidentati trasportati dalle carrozzerie sul posto e i soliti ‘attori’ complici e compiacenti a cui venivano certificati infortuni senza neanche aver effettuato le visite mediche. In altri casi venivano compilate constatazioni amichevoli o perizie tecniche su incidenti inesistenti. Al vertice della banda, secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, una donna titolare di una carrozzeria a Castelfiorentino (Firenze) per cui sono scattati gli arresti domiciliari. Per il perito assicurativo di San Gimignano è scattato invece l’obbligo di dimora. Stessa misura cautelare per un altro carrozziere di San Miniato di Pisa e per il titolare di un’azienda di sbriga pratiche auto. Obbligo di presentazione quotidiana presso la Polizia Giudiziaria per un altro titolare di carrozzeria a Castelfiorentino. Sospesi dall’attività professionale invece i 3 medici coinvolti, un radiologo e un ortopedico impiegati all’Ospedale di Siena e un ortopedico di una clinica privata a Empoli. Sospeso anche l’avvocato che si occupava di gestire le cause nel caso in cui le agenzie assicurative lo richiedessero, una donna con studio a Empoli facente parte del Foro di Firenze.