L’analisi delle motivazioni alla base del comportamento deviante come forma di prevenzione e grimaldello per la rieducazione. Non solo analisi scientifica ma anche ricerca di «soluzioni concrete» sono alla base del XXX Congresso della Società italiana di Criminologia, presieduta dalla criminologa Isabella Merzagora, dedicato a ‘I perche’ del male. Condizioni, cause, fattori’. Una tre giorni, alla quale partecipano 300 studiosi da tutta Italia, quella che si è aperta a Firenze a Palazzo Vecchio.
Criminologi a congresso a Firenze «Ognuno in determinate occasioni può diventare criminale. E la criminologia – ha sottolineato il procuratore capo di Firenze, Giuseppe Creazzo – può servire a prevenire le manifestazioni criminali e può contribuire al reinserimento del condannato in funzione di prevenzione futura». «Abbiamo una società in continuo divenire – ha sottolineato l’assessore alle politiche sociali del Comune di Firenze, Sara Funaro – non solo per i fenomeni migratori che ci coinvolgono ma anche per gli assetti economici della società. Cambia anche il profilo della criminalità, locale e nazionale. Una riflessione permette alle istituzioni di avere una panoramica degli aspetti sociali e mettere in campo azioni di prevenzione e riparazione. La Rete Dafne, il progetto per la tutela delle vittime di reato, promosso dal Comune, e’ un’azione messa in campo dopo riflessione a 360 gradi».
Fenomeni criminosi oggi Secondo la presidente della Corte d’Appello di Firenze, Margherita Cassano, «i fenomeni criminosi sono segno di una troppo rapida accelerazione storica che trova impreparate le istituzioni. L’analisi deve prescindere dalle dinamiche mediatiche, solo così ci potremo confrontare sulle motivazioni dei fenomeni».