Ardengo Soffici, Casa colonica del Poggio (1920)A cinquant’anni dalla scomparsa di Ardengo Soffici (1879-1964), pittore, letterato e poeta, una delle maggiori personalità del Novecento italiano ed europeo, il museo di Poggio a Caiano (Prato) che porta il suo nome lo ricorda con una mostra a cura di Luigi Cavallo visitabile fino al 27 giugno (giovedì-domenica 10-13 e 14.30-19 – Info: 055.8798795 – 055.8701287).

L’artista del paesaggio “Ardengo Soffici: giornate di paesaggio”, questo il titolo, riunisce in una sola volta nelle Scuderie Medicee ben cinquanta paesaggi tra i più significativi del suo percorso stilistico. Opere che vanno dal 1903 agli anni Sessanta, provenienti da raccolte pubbliche e private, un tema che coinvolge l’intero universo dell’artista e sul quale si organizza l’essenza della sua poetica. Dai suoi punti di osservazione di Poggio a Caiano (dove trascorse gran parte della vita e dove è sepolto) e Forte dei Marmi (dove passava l’estate), Soffici ebbe infatti modo di praticare i panorami toscani con tale ampiezza e profondità di lettura creativa da essere stato, per la maggior parte dei critici, identificato proprio con il paesaggio, come Morandi lo è con la natura morta e Casorati con la figura.

Ardengo Soffici, La Route (1911)La mostra parallela In parallelo e a riscontro di stile e di poetica vengono esposti altri quindici paesaggi di artisti italiani: Giovanni Fattori, Felice Carena, Arturo Tosi, Lorenzo Viani, Achille Lega, Filippo de Pisis, Raffaele de Grada, Carlo Carrà, Virgilio Guidi, Giorgio Morandi, Ottone Rosai, Pio Semeghini, Umberto Lilloni, Giorgio de Chirico, Mario Sironi.  Oltre alle opere in mostra nelle Scuderie della Villa Medicea di Poggio a Caiano, i visitatori potranno vedere, con lo stesso biglietto, il Museo Ardengo Soffici e del ’900 italiano, dove sono esposte altre quaranta opere di Soffici, tra cui otto paesaggi.

 

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