ROMA – Servono immediate riforme strategiche che intervengano strutturalmente sul sistema sanitario, anche in virtù dei fondi a disposizione con il Pnrr.
È l’appello a Esecutivo e Regioni del presidente della Società Italiana di Medicina Generale Claudio Cricelli lanciato dal 39esimo Congresso Nazionale della Simg – Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, che si tiene a Firenze fino a domani, alla presenza di oltre duemila medici di famiglia.
“A mio avviso, la tutela della salute, costituzionalmente garantita dall’articolo 32, è tra le esigenze più importanti tra i diritti dei cittadini e per la costruzione di una società più evoluta – ha detto Giani – La sinergia tra il sistema sanitario pubblico e i medici di famiglia è la chiave per offrire un servizio che sia il migliore in termini di quantità e qualità nella prestazione che si offre al cittadino”.
“In questa fase si presentano tre scenari possibili, dove la politica sanitaria si intreccia con aspetti sociali e politici – ha sottolineato Cricelli -: il primo consiste nella gestione degli affari correnti, senza realizzare investimenti, limitando le riforme alle necessità improrogabili affinché l’attuale sistema continui a funzionare. Il secondo è una possibile riforma infrastrutturale limitata ad alcuni miglioramenti importanti, ma senza la reale capacità di investire sullo sviluppo e sulla reale crescita del sistema. Il terzo invece, auspicato dalla Simg, è lo scenario più dirompente e consiste nell’approfittare di questa situazione di discontinuità politica per andare verso una vera stagione di riforma del Ssn del Paese. Perché ciò avvenga bisogna partire dai reali bisogni dei cittadini, dando risposte strutturali attraverso una profonda riforma. Occorre poi definire i ruoli dei vari comparti delle cure primarie e specialistiche, stabilendo la metodologia di allocazione delle risorse. Si devono coinvolgere tutte le parti sociali”, ha concluso Cricelli.