È una sconfitta fin troppo severa ma che palesa tutti i limiti prima psicologici e poi anche fisici dell’Empoli guidato da Giovanni Martusciello capace di tenere il campo per 65′ ma poi dissolversi di fronte alla Juventus, sotto i colpi di Dybala e Higuain. Saranno due settimane di sosta amare per gli azzurri toscani che masticano fiele da ogni parte e che dovranno interrogarsi sul proprio momento durissimo.
Empoli, si prova a guardare al bicchiere mezzo pieno «Avevamo deciso di impostare una gara fisica sapendo che loro da quel punto di vista potevano esserci superiori-ha raccontato nel post gara il tecnico empolese Giovanni Martusciello-Nonostante la sconfitta finale sono soddisfatto sia dell’approccio che dell’interpretazione ma non della reazione dopo l’1 a 0 che è venuta a mancare. Sappiamo che la Juventus possiede elementi che hanno qualità e hanno le giocate importanti nei loro piedi, dispiace ed è inaccettabile concedere così tanto spazio dopo aver preso il primo ‘cazzotto’. Non si può mollare così e torneremo alla ripresa degli allenamenti su questo argomento».
Il caso Saponara In terra empolese ci si interroga su come mai Saponara sia rimasto in panchina per tutti ‘ 90’ con la Juve. Un caso? Martuscello taglia corto: «Saponara? Non era un giocatore adatto a questo tipo di partite, viene da un periodo dove non è stato neanche il più brillante fisicamente e ho deciso di preservarlo. Krunic comunque ha fatto molto bene e nonostante gli errori individuali tutti sono stati al massimo delle proprie potenzialità anche se non mi piace parlare delle assenze».