Non c’è pace a Sesto Fiorentino, comune della piana del capoluogo di regione da poco più di un anno decaduto nella figura di sindaco di Sara Biagiotti, lungamente commissariato, e che soltanto due mesi fa ha visto eleggere un nuovo primo cittadino, con successo a sorpresa del candidato dell’estrema sinistra Lorenzo Falchi. Mentre quest’ultimo infatti ha appeno preso in mano le redini di una cittadina con varie difficoltà da rivolvere, il Collegio dei Revisori dei Conti nel verbale dello scorso 22 luglio 2016 riguardante il “Bilancio di previsione 2016/2018 – salvaguardia degli equilibri di bilancio e assestamento generale – approvazione” mette nero su bianco varie difficoltà a Sesto Fiorentino: forte criticità nei conti del Comune, incapacità dell’Ente di incidere sulle spese correnti e l’invito all’Amministrazione a prendere rapidamente provvedimenti correttivi perché a parità di entrate c’è da rivedere le uscite.
Comune multificio «Più che la salvaguardia degli equilibri mi pare che dal parere dei Revisori venga sottolineato uno squilibrio strutturale del bilancio del Comune di Sesto, per la serie: le spese correnti sono più delle entrate correnti, c’è da cambiare rotta rapidamente – ha dichiarato Lorenzo Zambini capogruppo Pd in Consiglio Comunale, e candidato sconfitto da Lorenzo Falchi alle recenti elezioni comunali -. Per adesso non ci sono stati i tempi della discussione e dell’approfondimento, ma mi pare chiaro che questa sia una questione seria che inciderà inevitabilmente sulla vita dei sestesi. Per raggiungere l’equilibrio di bilancio mi colpisce la previsione del Comune sul 2016 di incassare dalle sanzioni al codice della strada 4.440.000 euro, contro i 3 milioni di accertato del 2015 – ha aggiunto Zambini -. Un bel salto, non credo che un bilancio lo si possa tenere trasformando il Comune in un multificio. E anche l’idea di utilizzare 1.161.738 euro di avanzo libero 2015 non è un bel segnale e soprattutto non è un comportamento virtuoso, quei soldi magari potevano essere spesi per dei pannelli solari sul tetto di una scuola risparmiando così sulla bolletta e quindi sulla spesa corrente futura, oppure potevano servire per abbattere due rate da 534 mila euro l’una del disavanzo di bilancio di 15,5 milioni di euro, debito che come sappiamo ci ritroviamo da pagare fino al 2044».
Tempo di agire Insomma forte preoccupazione da parte dei consiglieri del Pd per la relazione del Collegio dei Revisori che non presenta un solo aspetto positivo. «L’Amministrazione ci faccia sapere che idea di governo ha per la città, anche rispetto alla realtà dei conti del Comune – ha concluso Lorenzo Zambini -. Per adesso abbiamo visto solo azioni spot estemporanee, senza un progetto solido per il futuro della città, e l’ossessiva ricerca di un nemico fuori da Sesto che traspare anche dal Documento Unico di Programmazione. La campagna elettorale è finita, è tempo di agire».