Nessun piano di rientro. La previsione è di tornare alla normalità con il pagamento degli stipendi nel giro di 12 mesi, a parte per la residenza Maestrini di Arezzo, i cui stipendi saranno saldati entro il 20 giugno. Questa, in poche parole, la sintesi dell’incontro tra Cooperativa Agorà e le parti sindacali, relativo al mancato pagamento delle spettanze degli ultimi mesi. Un incontro da cui forse ci si aspettava qualche risposta in più, ma al momento la cooperativa aretina, che gestisce strutture in tutta Italia, ha problemi di liquidità.
Difficoltà a far quadrare i conti «Hanno difficoltà a causa del mancato pagamento da parte di alcune Asl, soprattutto fuori regione Toscana, e anche per il ritardo nel pagamento delle rette di una serie di soggetti. Ma ovviamente, il grosso è rappresentato dalla questione delle Azienda sanitarie», fanno sapere dalla Cgil di Arezzo. Chi ne fa le spese, in particolare modo, sono le strutture della Valdichiana, che per il momento rimangono avvolte nella nebbia. «La cooperativa ha previsto il recupero dei crediti nel giro di un anno e un piano di ottimizzazione delle spese che consenta, sempre entro 12 mesi, un ritorno alla normalità – continua la Cgil – Noi aspettiamo il prossimo incontro, previsto a fine maggio, con la speranza che i patti vengano rispettati. Comprendiamo le preoccupazioni dei lavoratori ma vigileremo con la massima attenzione sull’operato della cooperativa Agorà».
Domande in attesa di risposta Il fatto che continuino ad aprire e a prendere in gestione strutture, nonostante il momento difficile, i vertici di Agorà lo hanno motivato sottolineando la necessità di rimanere sul mercato e di garantire uno sviluppo. Quello che può destare preoccupazione, al momento, oltre all’incognita del pagamento degli stipendi, è il piano di ottimizzazione di cui hanno parlato. Cosa significa? In cosa è possibile risparmiare? Perché non è già stato attuato nei mesi scorsi? Domande lecite visto che ci sono numerose famiglie in difficoltà e che hanno bisogno di risposte.