Controlli preventivi sugli atti dei Comuni. La proposta avanzata nei giorni scorsi dal presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino fa storcere il naso al presidente dell’Anci, Graziano Delrio che difende il buon operato dei Comuni contro gli sprechi dello Stato centrale.
Sull’operato dei Comuni dati inconfutabili «Stimiamo il Presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino, e proprio per questo stupisce la proposta che egli ha recentemente avanzato, relativa alla reintroduzione di controlli preventivi di legittimità sugli atti degli enti locali – spiega Delrio – stupore e’ la parola giusta anche perché tutte le volte che, come Anci, lo abbiamo incontrato, ha sempre e solamente lodato i Comuni per il ruolo positivo che hanno avuto per il risanamento del paese. Ma non c’è solo questo – prosegue Delrio – perché anche da un punto di vista meramente contabile mi pare ci siano dei dati inconfutabili: le uscite complessive dei Comuni, in questi ultimi anni sono aumentate di una percentuale minore rispetto a quella dell’inflazione, mentre quelle dello stato sono aumentate del doppio dell’inflazione. Se ci sono enti spendaccioni, mi pare che non possano essere identificati con i Comuni».
No responsabilità per le spese pazze «Perché – si domanda Delrio – ci si dimentica sempre che mentre nel quinquennio 2005-2009 il saldo di bilancio della Pubblica Amministrazione è peggiorato di quasi 20 miliardi di euro, nello stesso periodo il bilancio aggregato del comparto comunale ha registrato un miglioramento di 2,6 miliardi di euro? Questi sono fatti incontestabili, però se si parla di spesa impazzita, ecco che tornano sempre in prima linea i Comuni. Qualcosa non torna. Come Anci – conclude – siamo sempre pronti e disponibili a valutare ed a sostenere proposte che migliorino l’efficienza degli enti e la trasparenza degli atti, ma rilevo che nessun altro livello di governo oggi e’ sottoposto alla quantità di controlli tecnico-giuridici e contabili cui devono già sottostare i Comuni».