REGGIO CALABRIA – Bronzi che si ritrovano. Da una parte i padroni di casa. Quelli di Riace. Dall’altra, quelli recuperati recentemente a San Casciano (Siena), che fino al prossimo gennaio saranno in mostra a Reggio Calabria.
“Ritrovamenti diversi, scaturiti in contesti diversi, che rappresentano una opportunità unica sia per i reggini, sia per i tanti turisti che in queste settimane stanno invadendo la città”, ha affermato il vicesindaco Paolo Brunetti che, incontrando il primo cittadino toscano, Agnese Carletti, ha proposto un gemellaggio tra i due Comuni.
“Reggio è stata un po’ una scelta obbligata da subito – ha aggiunto Massimo Osanna, direttore generale dei Musei -. La scoperta di San Casciano è stata subito associata a quella dei Bronzi, non dal punto di vista qualitativo, ovviamente, ma come scoperta di bronzi importanti. E’ bello vederli qui, anche per capire come cambia il mondo fra due capolavori del quinto secolo e che dovevano trovarsi in un grande santuario greco e queste statue oggetto della devozione privata di una élite”.
Tra i più soddisfatti, Carletti, che ha portato il messaggio della comunità termale. “Per noi, oggi, aver avuto l’opportunità di portare i Bronzi di San Casciano in Bagni qui, è una grande emozione – ha il sindaco -. Si tratta di un parallelismo che tutti abbiamo fatto. Sappiamo che è un parallelismo fatto con l’anima. Ci sono delle differenze infinite. Farli incontrare significa un po’ raccontare all’Italia, il patrimonio incredibile che abbiamo”.
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