Prima “Human Library” oggi ad Arezzo per combattere i pregiudizi. L’iniziativa si è svolta nei giardini del campus universitario del Pionta nell’ambito del “Festival dell’educazione”, che prosegue fino a domani su iniziativa del Corso di laurea in Scienze dell’educazione e della formazione dell’Università di Siena e che quest’anno è stato dedicato ai temi dell’inclusione sociale e della prevenzione della radicalizzazione.

Nella “Biblioteca vivente”, nata da un’idea della ong Stop the Violence quasi vent’anni fa in Danimarca, si possono prendere in prestito persone in carne e ossa che raccontano la parte della loro storia che più spesso suscita diffidenza per aiutare il “lettore” a superare i propri pregiudizi verso diversità di origine etnica, di genere, di religione, di stili di vita. Oggi i “bibliotecari” della biblioteca vivente hanno proposto ai lettori titoli diversi, ciascuno corrispondente a un “libro vivente”, tra i quali “La terrorista”, “La poverina”, “Nero”, “L’albanese”, “Bulimia prima e dopo” e molti altri.