Il mondo degli uomini così come è oggi è avvilito dalla burocrazia. La chiave per andare avanti, per alcuni, è l’astuzia e l’inganno, per altri la capacità di relazione, la pura intelligenza o l’efficienza. La verità è che l’unica possibilità è essere “inannoiabili”. In programma sabato 28 aprile (ore 21,15) al Teatro delle Donne di Calenzano (Firenze), “Human Animal” trae ispirazione da “Il re pallido”, l’ultimo romanzo incompiuto di David Foster Wallace, per indagare una delle sfide più spinose del tempo contemporaneo: la noia della quotidianità.

Lo spettacolo Scritto da Paola Di Mitri, in scena con Nicola Di Chio e Miriam Fieno, lo spettacolo ha vinto il bando Hangar Creatività e il bando Funder35. “Human Animal” si addentra nella letteratura labirintica e sperimentale dello scrittore americano: Wallace lasciò incompiuto “Il re pallido” il 12 settembre del 2008, giorno in cui si tolse la vita. Quello che ci arriva è un romanzo nel quale possiamo scorgere sia le vite frammentate dei protagonisti sia respirare il tormento di Wallace nel tentare di trovare un senso all’esistenza umana. Ne “Il re pallido” è descritta l’eroica quotidianità di un gruppo di funzionari dell’Agenzia delle Entrate di una cittadina di provincia negli USA, con l’intento di indagare la noia, e la capacità/incapacità dell’essere umano di saper sopravvivere alla burocrazia. Attraverso un percorso di immedesimazione con l’autore, la compagnia ha condotto ricerca all’interno di diversi uffici dell’Agenzia delle Entrate del nostro Paese, con l’intento di indagare, da una diversa inclinazione, un mondo che nell’’immaginario comune di eroico ha ben poco. Questo materiale ha dato vita a una drammaturgia originale che gioca con la frammentarietà del romanzo, ripercorrendo alcuni degli interrogativi di Wallace. Lo spettacolo si fa bulbo oculare che spia nella vita reale e nel romanzo, attraverso un gioco di fiction e non fiction, di teatro e cinema, che porta a costruire, assieme agli spettatori un nuovo senso all’opera. Sulle barricate della vita moderna ci si destreggia tra carte, numeri, protocolli, contratti, istruzioni, regole. Il mondo degli uomini, così come è oggi, è una burocrazia.