Dolcetto o scherzetto? A questa domanda la notte del 31 ottobre vorrei rispondere semplicemente: biscotto! Halloween 2016 è alle porte e come ogni anno si avvertono leggeri e fastidiosi mormorii di chi vorrebbe non si festeggiasse questa sorta di piccolo carnevale, definendolo “tradizione americana”. Voglio però spezzare una lancia in favore di una festa antica, che ci riguarda da vicino, cominciando sostituendo il concetto di “americano” con il termine “anglosassone”, essendo una tradizione diffusa nelle popolazioni celtiche, in Irlanda come in Gran Bretagna, già dal Medioevo.
Nelle terre dei Celti si intagliavano rape e si celebrava la fine dell’estate, con tanto di travestimenti (solitamente in antichità erano i poveri a passare di casa in casa a chiedere un’offerta). Fu in terra americana che si sostituirono le zucche, abbondantissime, alle rape. E tuttavia, chiedete pure in giro a parenti, zii, nonni: anche da noi nel secolo scorso, prima del film “il Corvo”, prima ancora che si scatenasse la moda a stelle e strisce, si intagliavano le zucche per farne lanterne. Un gioco per i bambini ed un pensiero per i cari scomparsi. Niente di nuovo se non il solito esorcizzare la morte con la vita.
E i travestimenti? Beh, forse saprete che in Sardegna da sempre si celebra Is Animeddas (chiamata anche in altre varianti) e i bambini, prima ancora che la terra degli Apache venisse scoperta, già bussavano di porta in porta a chiedere dolciumi.
Ma allora? Halloween è una idea italiana? Così sembrerebbe se si pensa che la Festa di Ognissanti venne istituita da Papa Gregorio IV il primo novembre dell’840 d.C.
Tuttavia, come vale per Natale ed altre occasioni oggi religiose, la scelta dei giorni non è casuale: i giorni rossi sul calendario coprono con celebrazioni religiose antiche usanze pagane, perse nella notte dei tempi, che parlano delle nostre origini, dell’alternarsi delle stagioni e di come l’uomo cercasse di accattivarsi il destino.
Quindi, che sia inglese o italiana, sarda o celtica, Halloween è una festa che ci appartiene. Quello che decisamente non ci rappresenta sono i dolcetti dozzinali che vengono distribuiti ai bambini. Molto spesso di qualità scadente, dannosi per l’alimentazione dell’organismo e non in linea con la nostra tradizione.
Per cui ho una proposta per tutti voi: la sera di Halloween 2016, quando gruppetti di bambini mascherati busseranno alla vostra porta al suono di “dolcetto o scherzetto?”, rispondete anche voi: Biscotto! E lasciate cadere cantuccini o canestrini dentro i sacchetti.
Buon Halloween 2016 a tutti voi!