Il Chianti mette a tavola il suo primo Sunday Roast, tra show, prove di abilità e serate gastronomiche dedicate ai sapori della tradizione. Un mese di eventi ispirato da una passione popolare, tutt’altro che blasonata, estesa e diffusa tra i territori della cucina tipica chiantigiana. Dal 4 novembre all’11 dicembre sette appuntamenti e altrettante squadre di mastri braciaioli e decine di giurati, tra esperti, giornalisti e amministratori comunali, pronti a valutare e giudicare sapori e odori, qualità della carne e modalità di cottura. È la prima edizione del Palio dell’Arrosto girato legato alla tradizione vera, rustica e tipica dell’essenza più intima della Toscana che si riscopre attraverso il talento di appassionati e buongustai, provenienti dai Comuni di Barberino, Greve, San Casciano, Tavarnelle.
Evento da leccarsi i baffi Ci sono mille modi per cuocere e degustare il girarrosto, antica usanza portata avanti dalle famiglie contadine sin dagli anni Sessanta. Ma solo uno sarà incoronato re dell’arrosto. Maiale, pollo, coniglio, piccione, salsicce, fegatelli, quaglie. Ogni partecipante è chiamato a dare una sua interpretazione della carne girata al fuoco di legna. Il migliore arrosto girato del Chianti, piatto della festa e delle ricorrenze, variante dell’arrosto con patate, una delle più inossidabili tradizioni delle domeniche italiane trascorse in famiglia, nascerà dalla proclamazione della pietanza a base di carne preparata e cotta ad arte. L’organizzazione della gastro-manifestazione è a cura del Ristorante Officina San Pancrazio – Braceria e Girarrosto, con il patrocinio del Comune di San Casciano e la collaborazione e media partnership dei giornali online Il Gazzettino del Chianti e delle colline fiorentine e WeChianti. «Il nostro obiettivo – spiega Yves Ollivier – è quello di recuperare e promuovere una tradizione ancora ben presente nelle nostre campagne, ci serviremo esclusivamente di fornitori locali. Per la carne, i formaggi, le verdure». «Un’iniziativa divertente perché fa riscoprire un altro pezzo delle radici del Chianti – ha aggiunto il sindaco di San Casciano Massimiliano Pescini – e un’occasione che ci permette di condividere una tradizione che dà il senso del fare comunità».
Gli appuntamenti Alla sfida parteciperanno cittadini e rappresentanti di associazioni, rioni e Pro Loco. Luigi Calonaci di San Casciano apre l’iniziativa venerdì 4 novembre, seguito l’11 da Marcello Fadda di San Pancrazio, il 18 è di scena Vairo Benincasa del rione Sant’Anna di Greve in Chianti, il 25 proverà a conquistare la giuria Luca Becheroni della Pro Loco di Sambuca, il 2 dicembre si esibirà Roberto Catarzi dell’associazione Montefiridolfi, il 9 è il turno di Mario Piccini del Gruppo Cinghialai di Mercatale. Ultimo concorrente in gara Nino Papiro proveniente dalla Valdelsa. Tra i giurati buongustai anche i sindaci dei Comuni dell’Unione comunale del Chianti Massimiliano Pescini, Paolo Sottani, Giacomo Trentanovi e David Baroncelli. Show cooking e degustazioni aperte a tutti. Nel corso di ogni serata si potrà cenare con i piatti preparate dalle squadre. La premiazione si terrà durante una serata al ristorante. Menu a prezzo fisso a 25 euro: antipasti misti, arrosto girato, contorni, acqua, vino. Obbligatoria la prenotazione. Info: 055 8248174.