FIRENZE – L’economia ma non solo. L’Italia ha avvertito la guerra in Ucraina anche in modo diretto, dovendo far fronte a 150 mila profughi arrivati nel nostro Paese.
Di questi 10 mila sono giunti in Toscana, che ha ricevuto per l’accoglienza oltre 2 milioni e 300 mila euro. Quasi sei mila sono state le richieste di protezione temporanea segnalate dai Comuni, che poi si sono spartiti le risorse governative in base alla popolazione.
“La presenza di numerosi nuclei familiari e di minori – ha affermato Simone Gheri, direttore di Anci Toscana – ha comportato un carico aggiuntivo e straordinario sui servizi sociali comunali, impegnati nell’erogazione di una serie di servizi, come quelli per l’infanzia e la scuola. Inoltre, per quanto riguarda i minori non accompagnati, è in capo ai Comuni la diretta responsabilità della presa in carico”. Con l’approvazione della Legge di bilancio, lo stato di emergenza per l’assistenza ai profughi ucraini è stato prorogato al 3 marzo.