FIRENZE – Una storia a lieto fine, quella di un bambino di 13 mesi, colpito da un forma grave di Leishmaniosi viscerale, che ha completato tutto il suo complesso percorso terapeutico nel reparto di pediatria dell’ospedale della Santa Maria Annunziata, a Ponte a Niccheri, senza che fosse necessario trasferirlo al Meyer.

E’ uno degli esempi virtuosi del progetto “Meyer integrato”. Un innovativo approccio del Meyer nei confronti delle realtà che operano nell’area fiorentina, e che prevede un continuo scambio di professionisti, competenze e informazioni. Esempio concreto di rete ospedaliera, il progetto Meyer integrato è stato varato quasi un anno fa dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e ora entra sempre più nel vivo, declinandosi in diversi ambiti. Uno degli snodi di questa collaborazione è la creazione di un Coordinamento interaziendale tra Asl Toscana centro e Aou Meyer Irccs della rete materno infantile dell’Area vasta centro.

Tale collaborazione ha permesso ad esempio alla Asl Toscana centro anche di superare la difficoltà di reperimento di pediatri puntando sul ruolo cruciale della formazione e della ricerca, attraverso lo strumento del cosiddetto “comando formativo”: nei contratti dei medici assunti alla Asl è stata infatti prevista la possibilità di effettuare una quota dell’orario lavorativo presso il pediatrico fiorentino. Questo consente ai giovani specialisti di portare avanti l’attività clinica in ospedale e al tempo stesso di occuparsi della ricerca scientifica al Meyer.

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