Nove anni da compiere a ottobre, una torcia, un paio di guanti, una pinza giocattolo ritrovata per caso, sacchettino e tanto attaccamento al ‘suo’ parco pubblico preferito, quello di Ponzano, dove abita. Si chiama Alessandro Cioni e ogni sera, in questa estate, è andato al parco, accompagnato dai suoi genitori, munito del kit di strumenti ‘green’ per la raccolta dei rifiuti. Dentro di sé tanto senso civico, entusiasmo, semplicità e amore per la città e per il suo decoro. Alessandro è un esempio, diventato anche ‘virale’ sui social guadagnando tantissimi like proprio per la sua piccola grande impresa quotidiana che fa bene a tutti, bambini e adulti. E proprio per riconoscere il suo impegno, la sua dedizione alla cura di uno spazio pubblico che per lui è uno spazio dedicato al gioco, al tempo libero con gli amici, Brenda Barnini, sindaco del Comune di Empoli, ha voluto premiarlo riconoscendogli gratitudine per l’esempio che dà a tutti, grandi e piccoli. Questa mattina ad Alessandro è stata consegnata una pergamena all’interno di una bella cornice da appendere nella sua camera, un gesto simbolico ma significativo.

Per gioco Brenda Barnini ha donato a lui, al fratello Niccolò (12 anni) e alla mamma Erica, anche un libro dedicato ai beni culturali di Empoli. Sulla pergamena la motivazione del riconoscimento, letta ad Alessandro direttamente dal sindaco: «Per l’attaccamento dimostrato verso la Città, per l’altruismo, il senso civico, il rispetto del prossimo e dell’ambiente. Un modello positivo per tutti, bambini e adulti. La comunità ti ringrazia per il tuo esempio di dedizione e amore per Empoli». «Proprio così – ha aggiunto il sindaco di Empoli, Brenda Barnini – credo che la lezione che Alessandro ci dà debba essere un modello di convivenza civile e di rispetto della cosa pubblica in una stagione in cui, purtroppo, assistiamo a episodi gravi e tristi in cui il patrimonio di tutti viene deturpato, danneggiato e in cui le nostre aree verdi, che per fortuna a Empoli sono davvero tante, sono oggetto continuo di vandalismi senza senso. Alessandro, e il sostegno che riceve dalla sua famiglia, in questo suo ‘hobby’ così importante, avevano bisogno di un riconoscimento pubblico da parte di tutta la comunità». «Mi piace vedere il parco pulito e purtroppo sono tante le bottiglie di plastica, di vetro, cartacce, pacchetti di sigarette, e altri rifiuti, gettati a terra invece di essere buttati nei cestini. Io mi diverto – racconta Alessandro – a raccoglierli e rendere il giardino pubblico libero da possibili pericoli così da giocare meglio con gli amici».