Giorno di festa per il Corpo della Guardia di Finanza di Siena che oggi ha presentato i risultati del primo semestre di attività. Diverse le operazioni di polizia economico finanziaria portate a termine nel corso dei primi sei mesi del 2010 dalla Guardia di Finanza di Siena. L’attività di prevenzione e di repressione dei fenomeni che più di altri danneggiano il bilancio dello Stato, provocano concorrenza sleale ed alterano le regole del mercato. Le investigazioni condotte hanno permesso di individuare consistenti frodi tributarie, locazioni irregolari, finti poveri, lavoro nero ed altro ancora. Complesse indagini hanno riguardato reati associativi e contro la pubblica amministrazione, nonché il controllo sulla regolarità degli appalti. Risultati importanti sono stati raggiunti anche sul fronte della lotta al traffico di sostanze stupefacenti. Nonostante gli ottimi risultati registrati negli anni passati, questo primo semestre presenta una forte crescita di rendimenti, addirittura superiori a quanto fatto registrare nel corso delle intere annualità precedenti.
Evasione fiscale – Nella prima metà del 2010 sono stati eseguiti 342 controlli tributari, taluni dei quali finalizzati al contrasto dei “Paradisi Fiscali”, che hanno portato alla luce un’evasione di straordinaria rilevanza, pari ad un miliardo e 359 milioni di euro (di cui 1.325 milioni Imposte sui Redditi, 30 milioni I.V.A. e 4 milioni IRAP), oltre a denunciare frodi carosello e fatture per operazioni inesistenti per 29 milioni di euro. Scoperti 201 soggetti irregolari, completamente o parzialmente sconosciuti al fisco. Solo per reati tributari sono stati denunciati 26 soggetti. In particolare sono state intensificate le attività ispettive sul versante della c.d. economia sommersa (in una misura almeno pari al 40% del totale delle iniziative avviate) scoprendo, soprattutto nel settore edile presente nella Val D’elsa, 15 evasori totali in possesso di redditi complessivamente pari a circa 8 milioni di euro che si avvalevano di forza lavoro spesso del tutto in nero. Intensa anche l’attività di controllo nei confronti degli esercenti commerciali tenuti al rilascio di scontrini e ricevute fiscali: 1.588 i controlli eseguiti, rilevando 271 irregolarità (17,07% del totale). Considerata la realtà locale, dal 2008 un pool di finanzieri continua a dedicarsi esclusivamente al fenomeno degli affitti in nero avviando una sistematica azione di controllo economico del territorio, esaminando ed elaborando i dati catastali degli immobili e delle relative proprietà, rilevando le utenze in uso (acqua, luce, gas, tassa rifiuti urbani, Ici), gli annunci e proposte di affitto effettuate anche tramite internet. L’insieme delle informazioni raccolte viene costantemente aggiornato ed arricchito con appositi questionari inviati agli studenti fuori sede, rilevati dai tabulati messi a disposizione dall’Università. Ne segue un’analisi ed un riscontro sul territorio rilevando discrasie e violazioni di natura tributaria. I risultati non sono mancati. Nel corso dell’attività sono stati condotti oltre 650 controlli esplorativi, accertate 233 violazioni e constatata un’evasione fiscale per oltre 7,4 milioni di euro. Nel primo semestre 2010 sono stati conclusi 44 controlli, di cui 35 irregolari, individuando violazioni per oltre 600 mila euro. Da non sottovalutare il progressivo incremento (in media +30%) del numero dei contratti di locazione regolarmente registrati.
Spesa pubblica – Con la stipula di ben 18 protocolli d’intesa con i più importanti Comuni della Provincia, impegnati mai come adesso a contenere le voci di spesa, è stata raggiunta un’efficiente sinergia tra ente pubblico ed organo di vigilanza, migliorando sensibilmente le forme ed i tempi di comunicazione, trasmettendo periodicamente dati ed informazioni di interesse ai fini dei successivi approfondimenti investigativi. Un’attenzione particolare è stata riservata all’erogazione delle prestazioni sociali agevolate per le fasce più deboli. I controlli procedono a ritmo serrato facendo emergere una percentuale di irregolarità sempre più elevata. A decorrere dal 2008, a fronte di 813 controlli effettuati, 709 sono i finti poveri denunciati per truffa e falso all’organo giudiziario, a cui fa seguito la revoca del beneficio. Solo in questo 1^ semestre sono stati scoperte e denunciate 387 posizioni irregolari.
Polizia economica e controllo del territorio – Negli ultimi giorni dell’anno 2009, in prossimità dei festeggiamenti di fine anno, sono stati sequestrati oltre 311 mila prodotti esplodenti di origine nazionale, pari a 1.700 kg.; i prodotti sono stati tolti dalla libera vendita in quanto non conformi alle caratteristiche prescritte dalla normativa vigente ed 1 persona è stata denunciata all’Autorità giudiziaria. E’ stata, anche, sgominata un’associazioni a delinquere finalizzata alla raccolta abusiva di scommesse tramite bookmaker esteri. L’operazione si è conclusa con il sequestro di circa 400 mila euro, di documentazione contabile ed extracontabile e di apparati telematici e con la denuncia all’autorità giudiziaria di 4 responsabili.A questo si aggiunge l’attività a tutela della normativa antiriciclaggio con l’individuazione di irregolari transazioni finanziarie complessivamente pari a oltre 750 mila euro ed alla denuncia di 12 soggetti. Nel corso dei controlli effettuati su beni e merci trasportate su strada è stata effettuata un’importante operazione in materia di traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Nel corso di un posto di blocco è stato fermato e controllato un cittadino di nazionalità straniera che aveva occultato a bordo della propria autovettura kg. 43 di marijuana, gr. 120 di hashish. Oltre al sequestro della sostanza e del mezzo di trasporto, il responsabile è stato arrestato. In tema di polizia ambientale, sono state localizzate, anche con l’impiego di unità aeree e l’ausilio di tecnici dell’ARPAT, più aree di terreno per complessivi 3.200 mq. sulle quale sussistevano oltre 80 veicoli di vario genere ed altro materiale ferroso posti a diretto contatto del terreno, in evidente stato di incontrollato abbandono e con alto rischio di percolazione di sostanze inquinanti nelle falde acquifere sottostanti. Poste sotto sequestro l’intere aree localizzate e i beni ivi presenti; denuncia all’Autorità giudiziaria competente di 2 responsabili.
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