PISTOIA – Chi svolge servizio nella parrocchie della diocesi di Pistoia dovrà essere vaccinato. Lo prevede un decreto emanato dal vescovo Fausto Tardelli, in vista della ripartenza delle attività pastorali, in relazione alla tutela della salute e della sicurezza.
Il decreto riguarda sacerdoti, diaconi, accoliti, ministri straordinari dell’eucarestia, ma anche insegnanti, catechisti, volontari della Caritas, coristi e cantori. «La cura per la salvezza delle anime – recita il documento firmato da monsignor Tardelli – non può prescindere dall’impegno di tutelare la salute dei corpi: anche in questo tempo di emergenza la Chiesa ha sempre continuato ad annunciare il Vangelo, celebrare i sacramenti e aiutare i poveri adottando adeguati protocolli in grado di prevenire infezioni da Sars-Cov-2. Anche il Santo Padre – prosegue il vescovo – nel videomessaggio dello scorso 18 agosto, ha detto che ‘vaccinarsi, con vaccini autorizzati dalle autorità competenti, è un atto di amore’. Se ai fedeli che partecipano alle celebrazioni liturgiche o che intendono fermarsi in chiesa per pregare, fa sapere la Diocesi, non è richiesto il Green pass, quanti però, svolgono un servizio o un ministero pastorale sono invitati ad accogliere le disposizioni del vescovo. In particolare, possono continuare a svolgere servizio nelle parrocchie, a qualsiasi titolo, quindi anche gratuito, solo coloro che hanno ricevuto da almeno 14 giorni la prima dose di un qualsiasi vaccino contro il Covid-19 considerato adeguato dalle autorità civili italiane oppure che sono guariti da non oltre 180 giorni dall’infezione da Sars-Cov-2, oppure coloro che nelle 48 ore precedenti ad ogni momento in cui prestano il loro servizio effettuano con esito negativo uno dei test diagnostici approvati dal Ministero della Salute. Solo la visita ai fedeli in pericolo di morte in circostanze di urgenza, qualora non fosse possibile ottemperare a quanto stabilito, è comunque consentita.