L’efficienza della spesa pubblica dei Comuni va di pari passo con la loro grandezza e popolosità, in altre parole grande è bello, almeno in Toscana. E’ quanto emerge da una ricerca appena pubblicata sulla rivista ‘Socio-Economic Planning Sciences’ e condotta da tre studiose toscane: Laura Carosi dell’Università di Pisa, Giovanna D’Inverno dell’Imt di Lucca e Letizia Ravagli dell’Irpet. Lo studio, spiega una nota dell’Ateneo pisano, «è partito dall’analisi dei bilanci comunali del 2011 pubblicati dal ministero degli Interni che sono stati integrati con altre informazioni (prevalentemente dati Istat): dal punto di vista geografico sono stati presi in considerazione tutti i Comuni toscani, tranne Castiglion Fiorentino e Monterotondo Marittimo, per mancanza di dati, e quelli di Firenze, Bucine e Vergemoli perché con caratteristiche troppo distanti dalle altre municipalità toscane».
Grande è meglio L’analisi ha quindi valutato separatamente l’efficienza di cinque funzioni chiave nell’ambito dell’attività dei Comuni che corrispondono al 73% della spesa globale municipale: amministrazione generale, servizi educativi, servizi sociali, manutenzione delle strade e mobilità locale e polizia municipale. I singoli punteggi di efficienza ottenuti sono stati poi aggregati, seguendo due metodologie differenti, così da avere un unico indice di efficienza globale e l’ultima fase della ricerca è stata dedicata all’individuazione delle variabili che hanno un’influenza diretta sui risultati di efficienza come la dimensione, la collocazione geografica, la vocazione economica e l’assetto socio-politico. «Dalla nostra analisi – conclude Carosi, docente del dipartimento di economia e management dell’università di Pisa – emerge che, almeno per quanto concerne la realtà toscana, al crescere della dimensione comunale aumentano i punteggi di efficienza, risultati che sono in linea con le misure intraprese dall’autorità regionale per ridurre l’attuale frammentazione del territorio e incentivare attività di cooperazione tra i comuni più piccoli per l’espletamento di alcune funzioni».